RISING STARS P.ta 4


Rising Stars P.ta 4

La redazione di RoCkAnDwOw è lieta di presentare il nuovo programma radiofonico “RISING STARS”. Il Format è rivolto a tutti gli artisti e band liberi o etichetta indipendente che hanno voglia di far conoscere la propria musica in giro per il web (e non solo). Rising Stars P.ta 4

Ogni puntata sarà disponibile su tutte le piattaforme streaming musicali (Rising Stars P.ta 4) è disponibile su Spotify, Apple Podcast, Google Podcast, Amazon Music, Audible, Podbean App, Tuneln + Alexa, iHeartRadio, Player FM, Listen Notes, Samsung) con appuntamenti cadenzati mensili.

In questo episodio vi proponiamo Francesco Setta con il suo rock/rap curato e molto attuale, il rock /pop di Alberto Gizzi, l’eleganza rock degli  Hämärä seguiti dalle atmosfere crude di Giooge. Per gli amanti dell’elettro rock ci sono i Biovoid che ci conducono dritti all’adrenalina punk hard rock degli Interludio; per concludere la puntata arriva il Metal svedese dei Dristeig.
Non ci resta che metterci comodi per ascoltare la nuova puntata di Rising Stars P.ta 4.

Tutte le recensioni presenti in questo articolo sugli artisti in play list sono curate da Luca Di Criscio e da Nicola Morini.


LA PLAYLIST di Rising Stars P.ta 4

  1. Francesco Setta – Monster Truck
  2. Alberto Gizzi – Il Cielo Sopra Itaca
  3. Hämärä – Fango
  4. Giooge (feat. Pietro Forleo) – Supernova
  5. Biovoid – For Land
  6. Interludio Rockband – Obscene
  7. Dristeig – Distance

LOCANDINA UFFICIALE

Rising Stars
E' tempo di uscire allo scoperto e far sentire al mondo la propria vena artistica: non fatevi sfuggire questa bella occasione!
Per saperne di più scriveteci a:
risingstars@rockandwow.it
Rising Stars P.ta 4
E’ tempo di uscire allo scoperto e far sentire al mondo la propria vena artistica: non fatevi sfuggire questa bella occasione!
Per saperne di più scriveteci a:
risingstars@rockandwow.it

FRACESCO SETTA

Domenica 12 febbraio 2023 è uscito il nuovo album di Francesco Setta “ASTEROIDE”.
Cantautore comasco, che ha fuso il mondo hip hop da cui proviene, con il mondo blues e rock. Il risultato è un genere energico di stampo rock moderno, con un groove incalzante, aggressivo, arricchito da una voce graffiante e decisa. Da evidenziare la collaborazione pluriennale con Max Zanotti, membro dei REZOPHONIC e frontman dei Casablanca Band, il quale ha prodotto e mixato l’intero album. Alla realizzazione del disco, hanno partecipato anche: Francesco Amico alla chitarra, Samuele Di Nardo al basso e Mattia Perazzoli alla batteria e percussioni.

Club 27″ è il primo brano, introdotto da “La visione”, una breve introduzione eseguita per spoken words. Il brano è un chiaro omaggio agli artisti storici come: Hendrix, Joplin e tanti altri, morti ventisettenni per una vita fatta di abusi. Il protagonista immagina di appartenere a tale club, dove la paura della morte, è superata dalla voglia d’immortalità della propria immagine, da lasciare al mondo. “Anima nera” descrive questo tipo di vita da rocker, intrisa di emozioni e asprezze. Questa è assaporata dall’artista e trasformata in un grido di battaglia: “sono la luce in una notte d’inverno, sono il tormento che non smette mai”. Da sottolineare che il brano è eseguito in duetto con Alteria, nota speaker di Virgin Radio, nonché fenomenale voce rock.


Non mancano anche testi più impegnati, in cui sottolinea alla società, che la musica deve essere un mestiere. Setta lo canta in “Toro”, affrontando il tema del mancato lavoro sognato dopo la laurea. Ma anche in “Libero professionista”, dove la risposta al comune “che lavoro fai?” della gente Setta risponde con la chitarra, che è un libero professionista. Non mancano le struggenti ballads blues rock come “Un bel casino” o anche “Seta”, la quale ricorda le sonorità tipiche delle ballads delle band punk rock italiane post 2000. Su questo stile, in “Eppure mi piacevi”, vi sono sonorità che ricordano molto Ligabue nelle sue ballads rock.

Con uno shaffle blues rock aggressivo come “Asteroide”, Setta, cerca di descrivere l’accettazione del proprio essere, con i propri sbagli e i propri difetti. Invocando la donna amata di salvarlo dal suo malessere, cercando di farle capire che le vuole bene, forse più del bene che lei le corrisponde. Il resto dei brani racconta in maniera molto ironica, diversi tipi di esperienze folli vissute da vicino.

Come in “Monster truck”, in cui racconta l’incidente di un suo amico, che voleva imitare con la macchina, un salto stile Monster truck. Oppure esperienze sessuali o di approccio con l’altro sesso, come nella ironica “La canzone del malandrino”, le cui sonorità che ricordano molto ritmi latino americani. E ancora come in “Bonsai”, satirica storia di un mancato rapporto con un trans. Il finale è epico, con la citazione di Gandalf ne “Il signore delgi anelli”, tratta dal momento in cui racconta cosa si può trovare dopo la morte.
Recensione redatta da Nicola Morini.


ALBERTO GIZZI

Un’odissea raccontata in musica! Ecco il significato del nuovo singolo del giovane cantautore romano Alberto Gizzi, cantautore che porta tenacemente avanti un pop rock amico stretto dell’indie italiano che non vuole mai scadere nel banale nella scrittura dei testi. “Il cielo sopra Itaca” è il titolo del singolo e richiama senza dubbio la letteratura greca classica dell’Odissea di Omero: Gizzi si è servito davvero poeticamente della metafora del viaggio infinito e senza sicurezza di un traguardo sicuro, ma con una meta e un obbiettivo ben chiaro e desiderato, quello del ritorno a casa dal proprio amore.

Gizzi descrive così un viaggio come nello spazio verso l’amata, proprio come lo esprime un’artista audace e maturo in una ballad rock italiana, al pari coi tempi. Lo stile è puramente rock, guidato oltre dalla voce, anche dalla chitarra elettrica che si cimenta in un tema struggente e in un piccolo assolo ben fatto a metà canzone. Basso e batteria incalzano a puntino la musica, richiamando lo stile ritmico incisivo dell’hard rock tendente all’heavy metal.

Nonostante questi richiami ricordiamo che Gizzi è un cantautore rock che nel suo nuovo album di debutto “Se va male faccio l’università”, il quale oltre a questo brano contiene anche altri sette inediti, alterna ballate melodiche rock a energiche ritmiche sempre rock tendenti spesso anche al folk moderno. Un artista senza eguali Gizzi si presenta già vincitore del contest Master of rock, con il brano “All’ombra dei pini” e non manca di partecipare al Rising stars in splendida forma e..rock!
Recensione redatta da Nicola Morini.


HAMARA

Gli Hämärä, nascono nel 2018 come cover band dalle sonorità
alternative-pop rock. Nel 2020, inizia ad emergere la necessità di
esprimersi tramite brani propri. Fondamentale è l’incontro con il
produttore Andrea Torretta, con il quale la band sta collaborando
nello sviluppo del primo album “Delta”.

FANGO

Un viaggio nelle più primitive emozioni umane, ecco quello che ci raccontano gli Hämärä con il loro nuovo album, anticipato dall’uscita del singolo Fango: il brano si propone come una diapositiva di un rapporto statico che si perde nelle giornate fatte di routine, e descrive lo sgretolarsi graduale dei colori dell’anima, proprio come il fango; gli Hämärä cantano un rapporto ormai alla deriva, fatto di sguardi freddi. 

STILE

Lo stile è senza dubbio un pop rock accattivante e pulito allo stesso modo, di buona qualità, non a caso la produzione è affidata a Andrea Torretta, che si è preso l’onore di produrre l’intero album, Delta.

Il loro pop rock è mescolato a sonorità tendenti al gothic metal, non solo per il sound strumentale specie per gli arpeggi di chitarra e le parti distorte, ma anche per la voce che sembra quasi un grido liberatorio dell’anima.

Grandissimi complimenti e auguri alla band, la quale si pone come obiettivo nelle loro canzoni di far scivolare il pubblico dentro il loro Io più profondo tramite la musica, e di liberarlo dalle angosce e dalle paure quotidiane, motivo per cui ascoltando Fango cogliamo numerose vibrazioni emotive.

Recensione redatta da Nicola Morini


GIOOGE


BIOVOID


INTERLUDIO

“Obscene” è la traccia d’apertura di “Recipe 4 Disaster”, primo album in studio della band hard rock friulana Interludio, nata nel 2019 e giunta all’esordio discografico lo scorso 27 gennaio.

In questo brano nel quale il protagonista ci narra una folle notte d’amore, a farla da padrone sono le chitarre distorte e incalzanti, che sostengono il ritmo serrato della canzone, ma soprattutto la voce potente ed incisiva del cantante del gruppo che, destreggiandosi tra timbriche che ricordano Axl Rose ed altre più vicine a Bruce Dickinson degli Iron Maiden, ci guida attraverso queste vicende notturne. Il brano cresce sempre di più, grazie ancora una volta alla voce, che nel secondo ritornello tocca note sempre più alte, fino a sfociare in una lunga sezione strumentale, impreziosita da un assolo di chitarra, che in un brano di questo genere non poteva mancare. Dopo un breve special, si giunge all’ultimo energico ritornello del brano, che si congeda con un finale strumentale caratterizzato da stop efficaci e di gusto.

È con questo brano gli Interludio si presentano al mondo dello spettacolo, lasciando intravedere all’orizzonte già nuovi sviluppi per la band, che, essendo discograficamente recente, non potrà che continuare ad affinare la propria identità e lo stile nell’immediato futuro. C’è una nuova band nel panorama hard rock italiano ed è pronta a farsi sentire forte e chiara.

La voce contiene un classico tocco di leggera distorsione in post-produzione ed un effetto di rinforzo, e ciò ci fa pensare che prima di tutto il brano richiama le origini del moderno punk rock, quello dei Green Day, dei Blur e di altri, affiancandosi a uno stile più minimale di garage rock. Infatti il suono del progetto è caratteristico del fai da te casalingo, non incerto ma già abbastanza maturo e che non guarda il faccia a nessuno, un minimale garage rock tendente allo sperimentale e a un orizzonte più sintetico

RECENSIONE NICOLA MORINI

Sulla linea punk rock la band friuliana Interludio Rockband, dopo un lungo periodo di assestamenti nella formazione e di successiva fusione fra i vari membri, dona al pubblico Obscene, il nuovo singolo: un brano con un testo non morbido ma ribelle e incalzante, e con un coinvolgente groove basso e batteria, suonati rispettivamente da Kevin e Fabio, il quale richiama certamente lo stile dei Maneskin, come anche per gli stacchi rock nel finale e nell’arrangiamento pop che regala orecchiabilità e carica alla musica di questa giovane band. Lo stile, delineato meglio dalla giovanissima voce ribelle rock di Alfredo e dalla chitarra aggressiva e precisa, abbastanza virtuosa, di Diego, è senz’altro un omaggio alle band post punk internazionali, non a caso il brano è 50% hard rock come 50% punk rock e soprattutto giovane.


DRISTEIG

I Dristeig sono una band Alternative Metal, formatasi nell’estate del 2017 nella bellissima Svezia, precisamente a Stoccolma. La band e` formata da Kris Dristig (voce e chitarra), Sylvester Alexander (chitarra solista), Marcus Karnstedt (basso) e Leffis Djerfsten (batteria).
L’ obiettivo della band è quello di creare sempre un nuovo sound entusiasmante, che porti innovazione nel mondo rock/metal. Questo grazie alla fusione delle loro diverse influenze musicali, che provengono sia dall’interno che dall’esterno della scena rock e metal. Infatti per i Dristeig, la buona musica è buona musica, non importa il genere. Quindi se vi piacciono i Metallica, Alice In Chains, Black Label Society e Nirvana, vi sentirete sempre a casa.


Nel 2018, la versione demo della canzone “Screaming And Drowning” è stata premiata tra le prime 7 proposte in Svezia e tra le prime 200 proposte in Europa, da Serj Tankian (System Of A Down) nella “7 notes Challenge di Creative Armenia”. L’anno successivo (2019) hanno dato vita al loro primo tour internazionale, svoltosi tra Germania e Svezia, con ben oltre 20 concerti.
Nel 2020 hanno pubblicato il loro primo album “Human Nature”. Propirio durante la pandemia hanno scritto il singolo “Distance”, pubblicato poi nel 2022, in cui ogni membro della band descrive il proprio significato in merito alla distanza interpersonale mettendo poi in musica quei sentimenti.


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ROCK NEWS P.ta 55


Rock News P.ta 55 del 18/02/2023

Nuovo episodio de “Lo Strillone Rock”, l’appuntamento settimanale con le notizie dal mondo della musica Internazionale e Nazionale (Rock News P.ta 52). Novità all’interno del format: si aggiunge lo spazio Rising Express, condotto da Arianna Rebel.
Le notizie da… Ascoltare:
I Maneskin a Sanremo per la terza volta consecutiva; Pink Floyd, Roger Waters ha reinciso “The dark side of the moon”; I Foo Fighters potrebbero pubblicare un nuovo album a marzo. Tutte le indiscrezioni; I Deep Purple tornano in concerto in Italia a giugno; Chad Smith a sorpresa suona gli AC/DC in un pub semivuoto; Linkin Park: la voce di Chester Bennington rivive in un inedito.

LA PLAYLIST

  1. Linkin Park – Lost
  2. Maneskin – Gossip 
  3. AC/DC – If You Want Blood (You’ve Got It)
  4. The Bankrobber – White Skin
  5. Hämärä – Fango
  6. Deep Purple – Nothing at All
  7. Foo Fighters – Monkey Wrench
  8. Pink Floyd – Money

COS’E’ LO STRILLONE ROCK?

Quanti di voi sono alla costante ricerca di News: mi rivolgo a voi rocker, affamati di musica e della notizia che magari allieta le vostre giornate, annunciando, ad esempio, il nuovo album della band del cuore. Beh, ecco il posto giusto per voi: arriva l’RG dedicato alle notizie Rock, con Ark che si trasforma in Strillone, una figura storica, quasi del tutto dimenticata, che le menti diaboliche dello staff hanno tirato fuori.

CHI ERANO GLI STRILLONI?

Forse solo qualche vecchia fotografia in bianco e nero o le immagini di film di gangster, riportano alla mente questi ragazzi che, per guadagnare qualcosa, correvano per le strade gridando le notizie pubblicate sulle prime pagine dei giornali. Giornali che non uscivano soltanto in un’unica edizione al mattino.

Infatti, in Italia, la prima edizione de Il Corriere della sera venne posta in vendita alle 21.00 del cinque marzo 1876. Indovinate un po’ da chi? Dagli strilloni, i quali vivevano in una Milano già coinvolta nella sua crescita industriale e sociale al punto che, in pochi anni, il quotidiano venne tirato prima due e poi tre edizioni al giorno.


Rock News (Lo strillone Rock)

Copertina a Fumetto

Come di consuetudine, le copertine dei nostri format sono curate dal fumettista Marco Fiorenza, il quale si è liberamente ispirato agli originali Strilloni. Naturalmente, il tizio disegnato nella locandina è Ark, in tutta la sua follia, mentre “strilla” le notizie rock più WoW del momento.


COS’E’ ROCK NEWS (STRILLA LA NOTIZIA)?

Come descrivere un progetto studiato e realizzato per gli affamati di Notizie? Semplicemente pensando da ascoltatore, da chi, come noi, cerca qualcuno che racconti con semplicità quello che accade nel mondo del rock. Fondamentalmente, si è cercato di realizzare un servizio semplice, accompagnato da un pizzico di ironia, curato nel dettaglio, proprio per regalare all’ascoltatore 20 minuti di notizie e musica.

ALTA RISOLUZIONE AUDIO

E poi, volete ascoltare un pò di musica ad altissima risoluzione? Una delle priorità del progetto #RoCkAnDwOw è la cura tecnica di ogni episodio. Di fatto, la musica proposta e in Audio Ultra HD per un ascolto immersivo dei vostri brani preferiti! Consiglio della casa: cuffie indossate e via con il play!

Quindi, siamo certi che molti sono i motivi per cui ascoltare quello che è il primo RG Rock della storia… Forse…

INTERATTIVITA: I PROTAGONISTI SIETE VOI

RoCkAnDwOw è interattività: di fatto siete voi i protagonisti dei nostri format. Infatti siete voi a scegliere i pezzi da inserire nelle nostre playlist, ovviamente tra quelli proposti nei sondaggi presenti nel gruppo Facebook (Clicca per visitare il gruppo).
Inoltre potete interagire alle nostre dirette o richiedere i vostri pezzi tramite

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Chat Telegram https://t.me/rockandwowlive

In conclusione, è arrivato il posto che stavate cercando: molta musica alternativa allo standard radiofonico, arricchita da “gustoso” materiale di cui “nutrirsi”, per trascorrere un po’ del vostro prezioso tempo in compagnia di Ark.