WODA INTERVISTA


RISING STARS INTERVISTE SPECIAL GUEST: WODA



INTERVISTA: DIETRO LE QUINTE

Dodicesimo appuntamento con Rising Stars Speciale Interviste (WODA), il salotto dedicato agli artisti e alle band indipendenti, curato da Arianna Rebel!

Il nuovo ospite all’interno del nostro format sono gli WODA che ci propongono P.U.B.

Intervista condotta da Arianna Rebel, la quale si pone, come suo solito, in una versione frizzante e cordiale verso i protagonisti di oggi.
La Produzione è curata da Ark.

Info e iscrizioni su 

risingstars@rockandwow.it 

BIOGRAFIA

Gli Woda sono nati nella primavera del 2015 da un’idea del cantante Max (Massimo Montecucco) che voleva concretizzare il suo sogno di formare una Rock Band, inizialmente votata a una band Tributo ai Litfiba.

Solo nel 2018 si decide di aprire una nuova porta, quella dell’inedito ed è qui che da un cassetto iniziano a prendere vita una serie di testi scritti da Max. Nello stesso anno infatti viene pubblicato il brano DIPENDENZA con la nascita collaborativa edito dall’etichetta inglese TILT Music Production.

Nel 2020, sempre edito dalla TILT Music Production, fa seguito il brano MEDUSA, canzone Epica ricca di sfumature che preannunciano un nuovo tipo di sound in trasformazione. Tali sfumature nascono grazie all’arrivo nella Band dei nuovi elementi che si affiancano a Max, alla chitarra Alex (Alessio Lanza) ex Crimen, Acid/c e Pakura Klimt, e alla batteria e produzione Andy (Andrea Mazza) ex Triora, LorWeaver, Scarlett D.Gray, The Redwood Treese… e da qui magicamente prende vita nuovo materiale, nuove idee, nuove canzoni un nuovo suono. La nuova LINE-UP si completa da li a poco con al basso Ansel (Alessandro D’Angelo) che apporta con le sue basse frequenze ad assumere il corpo che completa tutto il resto e da Enry (Enrico Masini) alla chitarra solista.

L’8 marzo 2023 vede la luce un MiniEp di tre pezzi. Un live in studio Lo-Fi. La scelta del nome “RUVIDO Woda” sta a significare proprio la qualità del suono… Un suono Ruvido senza pre e post produzione, un live in studio senza tanti fiocchi e fiocchetti. La Band inoltre sta lavorando alla stesura dell’Album di esordio con nuove produzioni dal titolo “P.U.B.” e verrà lanciato insieme a un fumetto, con progetti audio/visivi in preparazione, che, sempre in collaborazione con la TILT Music Production … stanno per atterrare sul mercato musicale.


RECENSIONE
A cura di Nicola Morini

Come anticipa il nome della band, i Woda sono una rock band italiana che nasce come tributo ai Litfiba e diventa una band indipendente che propone brani originali scritti da loro, sotto la produzione della TILT Music Production, un’etichetta discografica inglese, con un evidente stile musicale che omaggia e richiama fedelmente quello dei Litfiba.

Max Montecucco, cantante e leader del progetto, nel corso dei brani scritti con la band e nei nuovi singoli, racconta di un bisogno di gridare le delusioni che la vita ci ha dato, dalla falsità e scorrettezza di alcuni individui alle ingiustizie e i soprusi, ai pregiudizi in base a semplici diversità. Ad esempio in Guerriero pone a Dio questa provocazione e questo lamento che viene da dentro; la musica del brano infatti accentua sia l’urlo crescente dell’uomo deluso, sia l’aggressività rude talvolta della vita, sia aiuta l’immedesimazione in questa riflessione.

Viene ribadito ciò anche negli ultimi singoli, come Immortale e Canti dispersi, brano che mette in risalto la solitudine di ogni individuo, con quello che vorrebbe raccontare, come un canto disperso in questa vita che è come una guerra da combattere. Lo stile punk rock, aggressivo, semplice e negli ultimi lavori anche più “grezzo” caratterizza il sound della band, diretto, senza abbellimenti, espressivo, non a caso il loro ultimo EP è intitolato proprio per spiegare il loro cambio di sound, “RUVIDO Woda”.
Auguri a questa grandiosa band, la quale sta attualmente lavorando a un album di esordio accompagnato da un fumetto e progetti audio/visivi sempre sotto etichetta TILT.

L’INTERVISTA
A cura di Arianna Rebel

La redazione di rockandwow ha ospitato, nel salottino virtuale dedicato agli artisti di Rising Stars, gli Woda che hanno rilasciato ben due interviste distinte: una audio e una scritta, che sono qui riportate.

  1. Come vi siete conosciuti e come avete scelto il nome della band?

    Una storia ormai passata e che vogliamo lasciarci alle spalle, nasciamo
    come band tributo ai Litfiba e Woda Woda è un brano dei Litfiba dell’album
    El Diablo… ultimamente però ci piace chiamarci solo Woda, cancellando
    un pezzo del passato

  2. Quali sono le vostre principali influenze musicali e come le incorporate nel
    vostro stile?

    Sicuramente oggi le nostre influenze stanno prendendo spunto verso un
    suono rock americaneggiante, le nostre attuali influenze per tipo di
    sonorità sono sicuramente band come i D.A.D. e i Velvet Revolver.

  3. Cosa vi ispira a scrivere le vostre canzoni e quali sono i temi ricorrenti nei
    vostri testi?

    All’inizio eravamo molto improntati sui temi sociali, sul mondo intorno
    a noi….temi profondi… poi ci siamo guardati in faccia e abbiamo
    pensato… “raga… per quello ci sono i talk show … non sarebbe meglio
    tornare a parlare di donne e sesso????

  4. Come descrivereste il vostro processo creativo e come collaborate tra di voi?

    Ultimamente i pezzi arrivano sotto forma di “bozze” direttamente da
    quella mente malata di Alex e poi in studio tutti insieme diamo forma
    all’idea. In pratica Alex porta un gran bel pezzo di creta (che solo lui
    trova) e a 10 mani lo trasformiamo in un bel vaso….

  5. Come vi preparate per i vostri concerti e quali sono le vostre routine pre e post
    show?

    Siamo degli eterni bambini… siamo dei veri e propri cazzari… La
    tensione non può esistere quando in una band il bassista si chiama
    Ansel… Sempre pronto alle battute e fra tutti ci prendiamo
    costantemente in giro e a turno tutti siamo bersagli…. Poi arriva il
    momento del live… e li… se volete sapere cosa succede, c’è solo un modo
    per saperlo… essere presenti.

  6. Qual è stata la vostra esperienza più memorabile sul palco e perché?

    Sicuramente l’esperienza più memorabile è quella che deve ancora
    arrivare…Perché? Ci piacciono le sorprese…

  7. Qual è il vostro pubblico ideale e come interagite con i vostri fan?

    Il pubblico ideale è quello che ti dedica attenzione e che interagisce con
    te… il rock non è un sottofondo musicale, va vissuto, cantato, gridato e
    sudato… Pertanto a volte ci piace attirare l’attenzione con piccoli
    intermezzi anche idioti per preparare la loro attenzione prima di un
    brano.

  8. Come gestite le critiche e i conflitti interni alla band?

    Quando sei una rock band e proponi pezzi inediti sai che possono anche
    non piacere. Se sei una cover band e suoni pezzi di successo sai che devi
    solo suonarli bene e fedelmente e il pubblico apprezza (il lavoro di
    altri) e tu sei solo un esecutore. Per noi non è così e quando esce un
    brano nuovo ti giochi la faccia ma ti garantisco che è un gioco che a noi
    piace un casino. I conflitti interni alla band non sappiamo cosa siano
    (per ora)…

  9. Quali sono i vostri progetti futuri e quali sono le vostre ambizioni artistiche?

    I progetti futuri sono essenzialmente comporre, provare, registrare e
    spaccare dal vivo e non chiediamo altro. Le ambizioni sono tantissime e
    sono quelle che scaturisco dai nostri sogni e dal nostro lavoro


    10.Cosa fate nel tempo libero quando non suonate o registrate musica?

    Tempo libero? Nel tempo libero siamo Woda… null’altro ci è
    permesso e neppure lo vogliamo.


    11.Come avete sviluppato il vostro suono distintivo e come lo descrivereste?

    Abbiamo lavorato molto per crearlo e di questo dobbiamo ringraziare
    Andy. Lo definiamo semplicemente un suono “Woda”.


    12.Quali sono le vostre canzoni preferite da eseguire dal vivo e perché?

    Quando eseguiamo Medusa, Rabbia e Immortale, veniamo colpiti da
    qualcosa che arriva direttamente da dentro o direttamente dall’Ade e ci
    scateniamo. Perché?… dovete vedere Andy mentre sfonda la batteria!


    13.Come vi tenete aggiornati sulle ultime tendenze musicali e come le incorporate
    nella vostra musica?

    Semplicemente ascoltando Spotify e Youtube e non seguendo nessuna
    tendenza ma solo seguendo alla lettera il motto “Sex and Drugs e
    RnR”…. Beh forse solo la prima e la terza…


    14.Qual è il vostro approccio alla scrittura di testi e come li adattate alla vostra
    musica?

    Dacci una foto di Pamela Anderson e vedrai che testo!!!!!!!!!! Te lo
    adattiamo come vuoi…. Ispirazione… solo ispirazione….


    15.Avete mai collaborato con altri artisti o band? Se sì, come è stata l’esperienza?

    Stiamo iniziando adesso per alcuni cose ma sono ancora in fase
    embrionale per esprimere impressioni… vedremo


    16.Quali sono i vostri piani per il futuro in termini di tour e nuove uscite musicali?

    Sicuramente finire P.U.B (il nostro album di esordio). Tour è una parola
    grossa, per noi, ma sicuramente sarà una primavera e una estate
    molto intense dal punto di vista live.


    17.Come vi siete evoluti come band dal vostro primo album fino a oggi?

    Il nostro primo album deve ancora uscire ma dal 2018 (anno dell’uscita di
    Dipendenza – 1° singolo) ne è passata di acqua sotto i ponti e non
    parlerei di evoluzione ma di rinascita in una cosa completamente
    diversa.

18.Quali sono state le maggiori sfide che avete affrontato come band e come le
avete superate?

La sfida più grossa è stata rifondare la band nel 2021 con i componenti
attuali e partire da zero, creando un nuovo approccio, con grande
impegno e sacrifici ma oggi se ci guardiamo indietro ne siamo
soddisfatti


19.Come vi siete adattati ai cambiamenti nel settore musicale negli ultimi anni?


Diciamo che essendo una band emergente dobbiamo ancora conoscerlo
il settore musicale e quel giorno, se arriverà, lo affronteremo con tutte
le incognite del caso.

  1. Qual è il vostro processo per la scelta delle canzoni da includere in un album?

    Pensiamo soprattutto a come potrà essere l’interpretazione live del
    brano… se il pezzo ha groove e ci prende nell’anima e ci diverte
    suonarlo lo scegliamo.


    21.Avete mai avuto l’opportunità di esibirvi in luoghi o eventi particolari?

    Rappresenta oggi il nostro sogno e obbiettivo principale e stiamo
    lavorando per quello


    22.Se sì, quali sono stati i più memorabili?

    Il più memorabile è sempre quello che deve ancora venire.


    23.Qual è il vostro consiglio per le giovani band che stanno iniziando la loro
    carriera musicale?

    Divertitevi e siate prima amici e poi fratelli… la band che dura nel
    tempo è quella composta da tutte “primedonne”…. Cit. Alex


    24.Come vi siete conosciuti e come avete deciso di formare una band insieme?

    Siamo tutti reduci da scioglimenti di band precedenti e ci conoscevamo
    già; ci siamo solo detti “lo sposiamo questo progetto? Costi quel costi”


    25.Quali sono state le vostre esperienze più memorabili come band finora?

    Sicuramente quella che deve ancora arrivare.


    26.Come vi siete evoluti come musicisti e come band nel corso degli anni?

    Lavorando, lavorando e lavorando… seguendo i consigli di Andy, il ns
    batterista ma anche fonico e produttore…


    27.Quali sono i vostri obiettivi a lungo termine come band e come li state
    perseguendo?

    Per adesso lavoriamo e sogniamo… sogniamo e lavoriamo…


    28.Come gestite il successo e la fama come band?

    Come una band che non è famosa…. Gestiamo così la nostra NON fama.


    29. Qual è il vostro approccio alla promozione della vostra musica e come vi
    relazionate con i media?

    A quello ci pensa Max…. chiedi a Lui… come si dice dalle ns parti… ha la
    faccia come il … (ndr)


    30. Parlateci del nuovo album/singolo.

    Facciamo prima ad ascoltarlo… ci sarebbe troppo da dire e da
    spoilerare…






DISCOGRAFIA

RISING STARS P.ta 8


Rising Stars P.ta 8

La redazione di RoCkAnDwOw è lieta di presentare il nuovo programma radiofonico “RISING STARS”. Il Format è rivolto a tutti gli artisti e band liberi o etichetta indipendente che hanno voglia di far conoscere la propria musica in giro per il web (e non solo). Rising Stars P.ta 8

Ogni puntata sarà disponibile su tutte le piattaforme streaming musicali (Rising Stars P.ta 8) come Spotify, Apple Podcast, Google Podcast, Amazon Music, Audible, Podbean App, Tuneln + Alexa, iHeartRadio, Player FM, Listen Notes, Samsung) con appuntamenti cadenzati mensili.

COSA ASCOLTEREMO

In questo ottavo episodio fanno ingresso nella rotazione Rock & Wow i Susanna band di Torino fuori dagli schemi con il loro sound irriverente. Tornano gli Inner Skin con un altro pezzo dalle sonorità Grunge e per rimanere in tema ascolteremo La Faida progetto hard rock molto particolare, dalle sonorità puramente americane condite dal cantato in italiano che si addentra in generi come punk, cantautorato e rap.

La play list continua con Leo Bescotti, i tedeschi Broken Star, i Woda che tornano con un nuovo estratto dall’ EP “Ruvido” e per chiudere il cerchio ascolteremo Nik Morini giovane musicista polistrumentista, autore e compositore.

Si aggiunge una novità all’interno di Rising Stars: si parla di Libri e nello specifico parleremo del nuovo lavoro di Davide Miotto.
Concludendo, non ci resta che metterci comodi, alzare il volume ed ascoltare la nuova puntata di Rising Stars.

Tutte le recensioni presenti in questo articolo sugli artisti in play list sono curate da Luca Di Criscio e da Nicola Morini.


LA PLAYLIST di Rising Stars P.ta 8

  1. Susanna – Animale
  2. La Faida – Anima Meridionale
  3. Woda  – Immortale
  4. Broken Star – Every Beat of My Heart
  5. Leo Bescotti – Auto a Noleggio
  6. Inner Skin – Once
  7. Nik Morini  – Inner Hole
  8. Iron Maiden – Aces High

LOCANDINA UFFICIALE

Rising Stars P.ta 7
E’ tempo di uscire allo scoperto e far sentire al mondo la propria vena artistica: non fatevi sfuggire questa bella occasione!
Per saperne di più scriveteci a:
risingstars@rockandwow.it

INNER SKIN

“Whispers” è il singolo di debutto degli Inner Skin, band romana di stampo alternative rock fondata nel 2018 dal cantante e autore dei brani Alberto Frasson e coadiuvata dal produttore artistico Fabio Trentini.

Un dinamico incastro di batteria e chitarra elettrica apre questo primo brano degli Inner Skin, che, per far fede al nome del gruppo, si propone di scavare nell’interiorità dell’individuo per scovarne i desideri. Così, al grido “I just want to be this way”, il brano si getta in un ritornello in cui le volontà di autodeterminazione e realizzazione vengono palesate con forza.

WISPERs


Il brano trasmette un’energia importante, realizzata in modo essenziale e senza troppi orpelli, ma estremamente efficace, con sonorità che molto devono al grunge e in generale al panorama musicale internazionale degli anni 90. Tra sezioni come il ritornello, che rimanda subito ad alcune atmosfere tipiche dei Foo Fighters, e momenti strumentali in cui la chitarra solista si prende la sua parte, riportando alla mente il suono tipicamente distorto e tagliente di Matt Bellamy dei Muse, il brano si chiude con la promessa di conquistare i propri desideri.

La traccia procede con un andamento sempre sostenuto e vivace, con sapiente uso della dinamica e di efficaci stop in punti mirati. L’aspetto che più colpisce del brano sta nel fatto che, sopra questa struttura sonora indubbiamente potente ed incisiva, si liberi una melodia molto elegante ed in grado di raggiungere l’ascoltatore nel suo interno e colpirne i sentimenti. Questo è da sempre l’obiettivo dichiarato degli Inner Skin, che da quel primo esperimento sono passati attraverso una lunga serie di singoli, fino a giungere alla pubblicazione del primo album in studio e a nuovi progetti.

Nel marzo 2023 è uscito il loro singolo “The Shift”, ma qui vogliamo ricordare che non bisogna dimenticare mai da dove tutto è partito.

Recensione di Luca Di Criscio


LEO BESCOTTI

“Auto A Noleggio” è il secondo singolo rilasciato nel 2023 da Leo Bescotti, cantautore e prima ancora fonico di grande esperienza, che anticipa l’uscita del suo prossimo EP “Le Persone Che Si Amano” prevista per il 2 luglio.

Un energico giro di batteria apre il brano, subito raggiunto da una chitarra elettrica, che con degli accordi stoppati espone il riff principale. Ben presto la voce graffiante di Leo si inserisce su questa base per esprimere tutta la propria voglia di cambiamento personale e la condizione di vagabondo in cui è lasciato dalle “buone persone”. Dopo una strofa stabile, con un rapido crescendo si arriva al ritornello, momento più forte del brano, come testimoniato dall’inserimento dell’organo per portare più in alto questa sezione. Il chorus, per via della sua costruzione, si configura come il più classico dei singalong e per questo, soprattutto nel finale, viene ripetuto e diversificato con l’ingresso di cori e fraseggi di chitarra, che conducono al termine del brano.

Il nuovo singolo di Leo Bescotti presenta delle sonorità e delle liriche che riportano alla mente un po’ il Vasco Rossi degli anni 80, un misto tra ribellione e fragilità, e dà solo un assaggio di ciò che potremo aspettarci di trovare nel suo imminente EP. Nel frattempo, il primo passo è stato compiuto.

Recensione di Luca Di Criscio


DAVIDE MIOTTO

“IRON MAIDEN – I miei compagni di viaggio” di Davide Miotto è un libro che narra la vita di un fan accanito della band metal inglese. L’autore racconta come gli Iron Maiden abbiano influenzato la sua esistenza, dagli anni Ottanta fino a oggi, attraverso le loro canzoni, i loro concerti, i loro incontri. Non si tratta di una semplice cronaca musicale, ma di una testimonianza personale e appassionata, che trasmette le sensazioni e le emozioni di chi ha fatto della musica il suo motivo di vita. Un libro che si legge come un romanzo, che fa sorridere e commuovere, che fa rivivere i momenti più belli e anche quelli più difficili della storia degli Iron Maiden e dell’autore. Un libro che è anche un tributo a una delle band più leggendarie e ammirate del panorama rock. Come dice Bruce Dickinson, il loro carismatico cantante: “Non siamo una band, siamo un culto”.


BROKEN STAR

I Broken Star sono una storica e grandiosa band tedesca degli anni 90, sciolti nel 1997 e riuniti dopo 25 anni di silenzio durante la pandemia. I tre musicisti di Amburgo ci regalano in questi ultimi anni tre singoli davvero incredibili e pieni di una maturità musicale che va oltre gli stilemi classici della musica moderna, ed è proprio quello che possiamo percepire ascoltando il nuovo singolo “Every beat of my heart”, un brano dov’è presente oltre a delle parti cantate una chitarra che fa sognare, quasi alla Petrucci dei Dream Theatre;

il singolo ha origini nell’hard rock, ma possiede uno stile unico che tende sia all’heavy metal, sia al contempo alle influenze musicali tedesche che artisti come Bowie o Eno hanno preso soggiornando nel nord della Germania negli 70, e quindi nonostante la lingua inglese del testo, mantengono e cercano osando un suono caratteristico del nord. Anime del nord suono del nord è il loro motto, un suono ispirato dal mondo e radicato al contempo nella loro origine, abbracciando con la loro musica il mistero della vita.

Recensione di Nicola Morini


LA FAIDA

“Anima meridionale” è l’ambizioso nuovo singolo del progetto La Faida, una band nata dall’unione del cantante Ivan Grave dei Tracy Grave con i quattro incredibili musicisti dei Red Riot. 5 artisti ritrovatisi a Los Angeles che pongono fine al sogno americano e decidono di scrivere insieme musica per il mondo, ma in italiano, dal momento che le loro origini sono calabresi e sarde, dunque meridionali.

L’obiettivo è quello del ritorno alle origini, fieri e maturi,  ed è proprio il messaggio che lanciano con questo singolo che ascoltiamo, non una chiusa e reazionaria fierezza meridionale, ma propositiva, volta a riconoscere la grande somiglianza fra Sardegna e Calabria, e di conseguenza la grande vicinanza nel mondo fra ognuno di noi; certamente il ritornello ce lo fa capire in maniera orecchiabile, con le semplici grida cantate, caratteristiche delle due regioni, “ajó-uaglió” il quale mostra l’unità fra le due regioni e al contempo la singola unicità. 

Il genere è un alternative rock potente e maturo, che da spazio a ogni singolo strumento e quindi musicista della band, che porta la propria esperienza con una struttura pop rock ben curata. L’album di provenienza, il loro nuovo lavoro è “Questa non è l’America” e mantiene lo stesso concept di integrazione e fierezza di ritorno alle origini.

Recensione di Nicola Morini


WODA

Come anticipa il nome della band, i Woda sono una rock band italiana che nasce come tributo ai Litfiba e diventa una band indipendente che propone brani originali scritti da loro, sotto la produzione della TILT Music Production, un’etichetta discografica inglese, con un evidente stile musicale che omaggia e richiama fedelmente quello dei Litfiba.

Max Montecucco, cantante e leader del progetto, nel corso dei brani scritti con la band e nei nuovi singoli, racconta di un bisogno di gridare le delusioni che la vita ci ha dato, dalla falsità e scorrettezza di alcuni individui alle ingiustizie e i soprusi, ai pregiudizi in base a semplici diversità. Ad esempio in Guerriero pone a Dio questa provocazione e questo lamento che viene da dentro; la musica del brano infatti accentua sia l’urlo crescente dell’uomo deluso, sia l’aggressività rude talvolta della vita, sia aiuta l’immedesimazione in questa riflessione.

Viene ribadito ciò anche negli ultimi singoli, come Immortale e Canti dispersi, brano che mette in risalto la solitudine di ogni individuo, con quello che vorrebbe raccontare, come un canto disperso in questa vita che è come una guerra da combattere. Lo stile punk rock, aggressivo, semplice e negli ultimi lavori anche più “grezzo” caratterizza il sound della band, diretto, senza abbellimenti, espressivo, non a caso il loro ultimo EP è intitolato proprio per spiegare il loro cambio di sound, “RUVIDO Woda”.

Auguri a questa grandiosa band, la quale sta attualmente lavorando a un album di esordio accompagnato da un fumetto e progetti audio/visivi sempre sotto etichetta TILT.

Recensione di Nicola Morini


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