ROCK NEWS P.ta 18


RoCk News P.ta 18 26/03/2022

In questo episodio: Pete Townshend: “Dirò presto addio al palco, ma non sarà questo l’ultimo tour degli Who; Quando Slash raccontò di aver visto sua madre nuda con David Bowie; Paul McCartney per la prima volta ospite in un brano in lingua africana; Spari davanti all’afterparty del concerto di Justin Bieber: 4 feriti; John Mayer ferma il concerto per aiutare la fan che si sente male; Bob Marley: ecco chi interpreterà e quando uscirà il film sulla sua vita.

LA PLAYLIST

  1. The Who – The Kids are Alright
  2. Slash – Actions Speak Loude Than Wprds
  3. Paul McCartney– My Brave Face
  4. The Kid LAROI & Justin Bieber – Stay
  5. John Mayer – Say
  6. Bob Marley – Could You Be Loved

COS’E’ LO STRILLONE ROCK?

Quanti di voi sono alla costante ricerca di News: mi rivolgo a voi rocker, affamati di musica e della notizia che magari allieta le vostre giornate, annunciando, ad esempio, il nuovo album della band del cuore. Beh, ecco il posto giusto per voi: arriva l’RG dedicato alle notizie Rock, con Ark che si trasforma in Strillone, una figura storica, quasi del tutto dimenticata, che le menti diaboliche dello staff hanno tirato fuori.

CHI ERANO GLI STRILLONI?

Forse solo qualche vecchia fotografia in bianco e nero o le immagini di film di gangster, riportano alla mente questi ragazzi che, per guadagnare qualcosa, correvano per le strade gridando le notizie pubblicate sulle prime pagine dei giornali. Giornali che non uscivano soltanto in un’unica edizione al mattino.

Infatti, in Italia, la prima edizione de Il Corriere della sera venne posta in vendita alle 21.00 del cinque marzo 1876. Indovinate un po’ da chi? Dagli strilloni, i quali vivevano in una Milano già coinvolta nella sua crescita industriale e sociale al punto che, in pochi anni, il quotidiano venne tirato prima due e poi tre edizioni al giorno.


Rock News (Lo strillone Rock)

Copertina a Fumetto

Come di consuetudine, le copertine dei nostri format sono curate dal fumettista Marco Fiorenza, il quale si è liberamente ispirato agli originali Strilloni. Naturalmente, il tizio disegnato nella locandina è Ark, in tutta la sua follia, mentre “strilla” le notizie rock più WoW del momento.


COS’E’ ROCK NEWS (STRILLA LA NOTIZIA)?

Come descrivere un progetto studiato e realizzato per gli affamati di Notizie? Semplicemente pensando da ascoltatore, da chi, come noi, cerca qualcuno che racconti con semplicità quello che accade nel mondo del rock. Fondamentalmente, si è cercato di realizzare un servizio semplice, accompagnato da un pizzico di ironia, curato nel dettaglio, proprio per regalare all’ascoltatore 20 minuti di notizie e musica.

ALTA RISOLUZIONE AUDIO

E poi, volete ascoltare un pò di musica ad altissima risoluzione? Una delle priorità del progetto #RoCkAnDwOw è la cura tecnica di ogni episodio. Di fatto, la musica proposta e in Audio Ultra HD per un ascolto immersivo dei vostri brani preferiti! Consiglio della casa: cuffie indossate e via con il play!

Quindi, siamo certi che molti sono i motivi per cui ascoltare quello che è il primo RG Rock della storia… Forse…

INTERATTIVITA: I PROTAGONISTI SIETE VOI

RoCkAnDwOw è interattività: di fatto siete voi i protagonisti dei nostri format. Infatti siete voi a scegliere i pezzi da inserire nelle nostre playlist, ovviamente tra quelli proposti nei sondaggi presenti nel gruppo Facebook (Clicca per visitare il gruppo).
Inoltre potete interagire alle nostre dirette o richiedere i vostri pezzi tramite

Numero WhatSapp 351 8940408

Chat Telegram https://t.me/rockandwowlive

In conclusione, è arrivato il posto che stavate cercando: molta musica alternativa allo standard radiofonico, arricchita da “gustoso” materiale di cui “nutrirsi”, per trascorrere un po’ del vostro prezioso tempo in compagnia di Ark.

JOAN BAEZ BIOGRAFIA

JOAN BAEZ BIOGRAFIA. Cantante, pittrice, ma soprattutto voce immortale della protesta e della controcultura americana è un’istituzione della musica americana e dell’attivismo politico, nonchè icona pacifista per eccellenza.
JOAN BAEZ BIOGRAFIA Cantante, pittrice, ma soprattutto voce immortale della protesta e della controcultura americana è un’istituzione della musica americana e dell’attivismo politico, nonchè icona pacifista per eccellenza.

ROCK USA


LE BALLATE PER LA LIBERTÀ

JOAN BAEZ BIOGRAFIA. Ballate e diritti civili, questi i cardini sui quali la cantante ha costruito la sua mitologia sin dagli anni ’60. Cantante, pittrice, ma soprattutto voce immortale della protesta e della controcultura americana: Joan Baez è un’istituzione della musica americana e dell’attivismo politico, è l’icona pacifista per eccellenza. Una donna straordinaria, ancor prima che grande artista, capace di cambiare il mondo, nel suo piccolo, semplicemente con le canzoni e la forza dei fatti, che vanno sempre oltre le parole.

Se dovessimo dare volto, corpo e voce agli anni ’70, la scelta cadrebbe solo fra due artiste straordinarie: Janis Joplin e Joan Baez. Purtroppo Janis ci ha lasciato troppo presto, ma Joahn è colei che ha saputo conquistarsi un ruolo fondamentale, in America e non solo. E’ colei che ha incantato il mondo con il suo particolarissimo stile vocale e la sua chitarra. Quindi, catalogarla solo come una cantautrice, sarebbe assolutamente riduttivo.

L’USIGNOLO DI WOODSTOCK

Dopo un’esibizione al Newport Folk Festival del 1959, ottenne il suo primo contratto con la Vanguard Records. Debuttò così nello stesso anno con il suo primo eponimo, una raccolta di ballate folk e blues. Il suo primo vero successo fu però, il disco seguente, Joan Baez, Vol. 2, uscito nel 1961 e arrivato al disco d’oro. Tra le canzoni più importanti di questa sua prima fase di carriera, c’è “There but for Fortune”, entrata nella top ten del Regno Unito nel 1965.
Culmine della sua carriera, di cantautrice impegnata, fu l’esibizione al Festival di Woodstock nel 1969, evento che le regalò la fama a livello planetario. E’ proprio in questo memorabile concerto che venne soprannominata “l’usignolo di Woodstock”.

ICONA DEI DIRITTI CIVILI

In poco tempo, Joan divenne uno dei simboli della lotta per i diritti civili. Affiancò, il suo amico, Martin Luther King, per la protezione degli studenti afroamericani in Mississippi. Lo seguì anche nella storica marcia su Selma, in Alabama, dove tenne un concerto per intrattenere i manifestanti che si erano accampati per la notte. La sua “We Shall Overcome” divenne l’inno ufficiale delle proteste studentesche. Fra un concerto e una manifestazione, nel 1961, incontrò anche un giovane e ancora semi sconosciuto, Bob Dylan, per il quale perse la testa. Gli anni ’70 furono per la cantante, un full immersion nell’attivismo politico e sociale, questo, ovviamente, si ripercosse anche nella sua musica. Come ad esempio il brano “Here’s to You”, dedicato a due attivisti anarchici italiani giustiziati nel 1927. Oppure, “Where Are You Now, My Son?”, Ep di 23 minuti cantato e recitato, che racconta l’avventura di Joan Baez in Vietnam.

JOAN E BOB

La storia più chiacchierata della sua vita fu quella con Bob Dylan. I due ebbero una relazione sentimentale dal 1962 al 1965. Si conobbero nel 1961, quando lei era già la Regina del Folk, mentre Bob solo un giovane di belle speranze. L’incontro, nato come una semplice amicizia e stima professionale, presto si tramutò in amore. I due condivisero numerosi palchi e duetti, cantando classici come “When the Ship Comes In” e le prime composizioni di Dylan, inclusa la leggendaria “Blowin’ in the Wind”.

La relazione però non era destinata a durare: infatti i tour in giro per il mondo e il caratteraccio di Bob, minarono piano piano la relazione. Nel 1965, Dylan, scaricò senza preamboli Joan per la coniglietta di Playboy e futura moglie, Sarah Lownds. I due si riappacificarono nel 1975 e partirono nuovamente in tour, esibendosi insieme anche nel mitico tour Rolling Thunder Revue. Nella stesso anno, Joan, gli dedicò una delle sue canzoni più belle, “Diamonds and Rust”. Quest’ultima, colma di struggente malinconia: «Sì, ti ho amato teneramente. E se mi stai offrendo diamanti e ruggine, ho già pagato».

IL RAPPORTO CON L’ITALIA

Dopo la fine del rapporto con Dylan, Joan sembrò in qualche modo rinascere e, tra una battaglia e l’altra, scoprì anche l’amore per l’Italia. Nei suoi concerti, cominciò a cantare brani pacifisti italiani. Tra i tanti, ricordiamo “Un mondo d’amore” e “C’era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones” di Gianni Morandi.
Poi, nel 1971, insieme a Ennio Morricone compose la hit “Here’s To You”, che accompagnava il film di Giuliano Montaldo Sacco e Vanzetti. Nel corso degli anni, Joan, cantò splendidamente anche brani come “La canzone di Marinella” di Fabrizio De André e non meno importante, fu l’esibizione in numerosi concerti benefici per Gino Strada e la sua Emergency.

JOAN BAEZ OGGI

Al soffio delle 80 candeline, Joan Baez ha deciso di appendere definitivamente la chitarra al chiodo incidendo l’ultimo album, “Whistle Down the Wind”.
L’ultimo ed emozionante tour è stato bloccato dal Corona Virus, ma non le ha impedito di esibirsi comunque, direttamente da casa sua.
Joan è ora un’affermata pittrice, che continua a combattere, a colpi di pennello e chitarra, le sue battaglie per i diritti civiIi, soprattutto su Instagram.

CURIOSITÀ JOAN BAEZ BIOGRAFIA

Lo sapevate che…

– Joan Baez è alta 1 metro e 66.

– Il suo soprannome è l’usignolo di Woodstock.

– Cosa c’entra Joan Baez con Steve Jobs? I due ebbero una relazione tra gli anni Settanta e Ottanta.

– Joan è diventata, sul finire degli anni Sessanta, un’icona del pacifismo e della lotta per i diritti civili.

– Era amica di Martin Luther King.

– Nel corso della sua vita ha lottato anche per i diritti della comunità LGBQT e per la causa ambientalista.

– Ha fatto conoscere al mondo, con una sua interpretazione, un classico di Gianni Morandi, “C’era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones”.

– La sua famiglia ha origine messicana per parte di padre, scozzese per parte di madre.

ASCOLTA LA BIOGRAFIA DI JOAN BAEZ IN PODCAST

Per ascoltare la musica di JOAN BAEZ e parte della storia di questo colosso della musica, basta cliccare Play e lasciarsi andare.

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