SUSANNA


RISING STARS INTERVISTE SPECIAL GUEST: SUSANNA


INTERVISTA: DIETRO LE QUINTE

Quattordicesimo appuntamento con Rising Stars Speciale Interviste (SUSANNA), il salotto dedicato agli artisti e alle band indipendenti, curato da Arianna Rebel!

Gli ospiti all’interno del nostro format sono i SUSANNA che ci propongono ANIMALE.

Intervista condotta da Arianna Rebel, la quale si pone, come suo solito, in una versione frizzante e cordiale verso il protagonista di oggi.
La Produzione è curata da Ark.

Info e iscrizioni su 

risingstars@rockandwow.it 

BIOGRAFIA

I Susanna, una band rock torinese nata nel 2020 con uno stile originale e provocatorio.
La loro musica si ispira a diverse influenze musicali, ma condivide la stessa passione per il rock’n’roll e la canzone italiana.
Hanno esordito nel 2021 con il loro primo EP di brani inediti, intitolato “SUSANNA”, e hanno partecipato a numerosi contest e concerti dal vivo, consolidando il loro legame umano e artistico.
Nel 2022 hanno continuato a produrre musica originale e hanno raggiunto la classifica indipendenti con il singolo “M’ama non m’ama”.
Sono una band unita dalla voglia di esprimersi attraverso la musica e di far il divertire il pubblico.

Susanna intervista e biografia
Susanna intervista e biografia

RECENSIONE
A cura di Luca Di Criscio

“Animale” è il nuovo singolo dei Susanna, una band rock di Torino nata nel 2020, che torna sulla scena dopo nove mesi dal precedente lavoro. Il brano si apre con un potente riff di chitarra elettrica che introduce il tema musicale principale, per poi lasciare spazio alle strofe in cui il cantante, nei panni di un paziente, racconta al suo dottore le sue vicissitudini personali.
Tra alcol, relazioni fallite e avventure di una notte, la canzone ci porta verso il ritornello, sempre diverso e coinvolgente, che esprime la natura selvaggia e ribelle del protagonista. A metà del brano c’è un breve assolo che fa da ponte verso la conclusione della storia, in cui il paziente decide di abbandonare le terapie e di seguire il suo istinto animale. L’ultimo ritornello, arricchito da cori e fraseggi di chitarra, chiude la canzone.
Il testo è scritto con uno stile ironico e provocatorio, che ricorda la struttura de “La Coscienza Di Zeno” di Calvino, e la musica è diretta, essenziale e incisiva. I Susanna mostrano così le loro qualità e il loro divertimento nel fare musica insieme. Con questo primo singolo del 2023, la band anticipa possibili nuovi progetti per il futuro.

L’INTERVISTA
A cura di Arianna Rebel

La redazione di Rockandwow ha ospitato, nel salottino virtuale dedicato agli artisti di Rising Stars, i Susanna, che hanno rilasciato ben due interviste distinte: una audio e una scritta, che sono qui riportate.

  1. Come vi siete conosciuti e come avete scelto il nome della band?

    Ci siamo conosciuti tramite un social per musicisti nella fine del 2019 e abbiamo capito subito che avremmo potuto fare grandi cose insieme mischiando le nostre influenze musicali che sono sbocciate in un rock di inediti in italiano! Insomma il nostro è stato un vero e proprio “amore a prima vista”!


  2. Cosa vi ispira a scrivere le vostre canzoni e quali sono i temi ricorrenti nei vostri testi?

    TUTTO! Rabbia, timori, amori e sesso, sesso, sesso…c’è sempre un po’ di sesso in questo rock ‘n’ roll!

  3. Quali sono le vostre canzoni preferite?

    AUTOGRILL! Senza nulla togliere alle altre ma “Autogrill” è speciale per noi, è la nostra mamma, ci ha dato un’identità e fatto esaltare le nostre qualità. È una di quelle canzoni davvero riuscite che riesce a raccontare un pezzetto di ognuno di noi che “restiamo seduti con gli ultimi” e poi beh anche “IL SOGNATORE” è speciale…chiude ogni concerto, ci fa abbracciare il nostro pubblico e quando è chiusa ci fa tirare un sospiro di sollievo come a dire “anche questa volta l’abbiamo portata a casa” per poi tornare a pensare al prossimo concerto e poi al prossimo ancora e ancora…

  4. Quali sono i vostri obiettivi come band e li state perseguendo?

    SANSIRO! Dal primo giorno in cui abbiamo iniziato a suonare insieme ci siamo detti chiaramente che riempire quello stadio è il primo obiettivo… l’altro obiettivo è quello di riempirlo più e più volte. Quindi a ogni live che facciamo ora, non importa se sotto il palco ci saranno 10, 100 o una persona sola, noi suoniamo sempre come se fossimo dentro San Siro pieno di gente !Questo ci dà la carica, e prima di salire sul palco ci guardiamo in faccia e ce lo diciamo a gran voce “È SEMPRE SAN SIRO”. Può sembrare folle o stupido, ma questo lo scopriremo solo tra qualche anno !

  5. Parlateci del nuovo album/singolo.

    Il nuovo singolo “Animale” racconta quattro situazioni di vita diverse “confessate” a un dottore bizzarro(vedi il videoclip). La cosa speciale, che teniamo a sottolineare, è che ogni strofa cita una canzone diversa del nostro primo EP uscito due anni fa! BUON ASCOLTO ANIMALI!

DISCOGRAFIA

LA FAIDA INTERVISTA


RISING STARS INTERVISTE SPECIAL GUEST: LA FAIDA


INTERVISTA: DIETRO LE QUINTE

Tredicesimo appuntamento con Rising Stars Speciale Interviste (La Faida), il salotto dedicato agli artisti e alle band indipendenti, curato da Arianna Rebel!

Gli ospiti all’interno del nostro format sono La Faida che ci propongono ANIMA MERIDIONALE.

Intervista condotta da Arianna Rebel, la quale si pone, come suo solito, in una versione frizzante e cordiale verso il protagonista di oggi.
La Produzione è curata da Ark.

Info e iscrizioni su 

risingstars@rockandwow.it 

BIOGRAFIA

La Faida è nata nel 2020 a Los Angeles, nel prestigioso Whiskey a Go Go, dall’incontro tra Ivan Grave (allora cantante dei Tracy Grave) e i 4 musicisti dei Red Riot. Durante il lockdown, i 5 hanno creato il progetto Faida, scrivendo brani hard rock con sonorità puramente americane, conditi dal cantato in italiano che si addentra in generi come punk, cantautorato e rap.

Nel 2021, la band ha aperto il tour de La Strana Officina nel sud Italia e nel 2022 ha rilasciato il primo singolo “Malamore” per Universal Music Italia. Dopo un tour di svariati mesi tra sud e nord Italia, la band ha inciso il primo album “Questa non è l’America”, che è stato pubblicato da Universal Music Italia nel marzo 2023.


RECENSIONE
A cura di Nicola Morini

“Anima Meridionale” è il nuovo ambizioso singolo del progetto La Faida, una band nata dall’unione del cantante Ivan Grave dei Tracy Grave con i quattro incredibili musicisti dei Red Riot. Questi 5 artisti si sono ritrovati a Los Angeles e hanno deciso di porre fine al sogno americano e di scrivere insieme musica per il mondo, ma in italiano, poiché le loro origini sono campane e sarde, quindi meridionali.

L’obiettivo è quello di tornare alle origini, fieri e maturi, ed è proprio questo il messaggio che lanciano con questo singolo. Non una chiusa e reazionaria fierezza meridionale, ma propositiva, volta a riconoscere la grande somiglianza tra Sardegna e Campania, e di conseguenza la grande vicinanza nel mondo tra ognuno di noi.

Il ritornello ce lo fa capire in modo orecchiabile, con le semplici grida cantate, caratteristiche delle due regioni, “ajó-uaglió”, che mostrano l’unità tra le due regioni e al contempo la singola unicità.

Il genere è un alternative rock potente e maturo, che dà spazio a ogni singolo strumento e quindi musicista della band, che porta la propria esperienza con una struttura pop rock ben curata. L’album di provenienza è il loro nuovo lavoro “Questa non è l’America” e mantiene lo stesso concept di integrazione e fierezza di ritorno alle origini.

L’INTERVISTA
A cura di Arianna Rebel

La redazione di rockandwow ha ospitato, nel salottino virtuale dedicato agli artisti di Rising Stars, La Faida che hanno rilasciato ben due interviste distinte: una audio e una scritta, che sono qui riportate.

  1. Come vi siete conosciuti e come avete scelto il nome della band?

    Ci siamo conosciuti a Los Angeles, allo storico Whisky a Gogo, dove hanno suonato band del calibro di Doors, Guns n’Roses e Led Zeppelin. Suonavamo in due band diverse, la componente strumentale, tutta campana, in una band heavy metal, e Ivan, sardo, in una band glam rock. Ci siamo visti rispettivamente ed è stato amore a prima vista. Durante il lockdown, dopo una serie di brutte vicissitudini, abbiamo deciso che la nostra musica sarebbe stata una vendetta contro ogni offesa, ogni porta sbattuta in faccia, ogni tipo di pregiudizio e sfruttamento: ecco come nasce La Faida.

  2. Cosa vi ispira a scrivere le vostre canzoni e quali sono i temi ricorrenti nei vostri testi?

    Scriviamo di ciò che viviamo, di ciò che vediamo, contro quello che non ci va bene e quello che vorremo diventasse realtà. Ivan ha un approccio molto naturale, come se fossero flussi di coscienza che si adattano alla perfezione alle nostre strumentali. Cerchiamo di dare un certo tipo di emozione attraverso musica e parole, l’unione di queste due cose. L’arte per noi è espressione di un messaggio, di un vissuto che si condivide con chi ci ascolta.

  3. Qual è il vostro approccio alla scrittura di testi e come li adattate alla vostra musica?

    A scrivere i testi è Ivan, ed è una componente per noi fondamentale, come fondamentale è lo scrivere in italiano, la nostra lingua, perché possiamo esprimerci per quello che siamo, nella cultura in cui viviamo. A Los Angeles abbiamo capito che non volevamo più emulare nessuno, e iniziare dal non scrivere in inglese, lingua che non ci appartiene, è stato il primo passaggio fondamentale. I testi si adattano alla perfezione alla nostra musica per una parola, che definirei necessaria per qualsiasi band: feeling assurdo.

  4. Come descrivereste il vostro processo creativo e come collaborate tra di voi?

    Ci sono due modi, essenzialmente, di completare una canzone della Faida. O da strumentali già complete Ivan fa melodia e testi, in base a ciò che la canzone gli suscita o gli evoca, o al contrario, da un testo, una parola, se ne ricava la strumentale in modo che esprima al massimo lo stato d’animo di ciò che viene scritto. Essendo distanti noi collaboriamo a distanza, e per farlo è importantissimo avere feeling di fondo. Ci basta davvero poco per comporre perché già sappiamo esattamente cosa farà l’altro.

  5. Parlateci del nuovo album/singolo.

    La nostra cultura, le nostre tradizioni sono un fuoco vivo che ci unisce, ci rende unici e al tempo stesso connessi:
    Sardegna e Campania hanno tantissimo in comune. Abbiamo scelto di usarla come opener del nostro “Questa non è l’America” proprio per ribadire chiaramente il concetto espresso lungo tutto l’album. L’Italia non è l’America, che sia in positivo o in negativo, e non siamo americani, siamo meridionali, con tutto ciò che ne comporta, a livello di vissuto, a livello artistico e culturale: questo è il senso del nostro primo lavoro, ed è il senso di Anima Meridionale.

  6. Quali sono i vostri piani per il futuro in termini di tour e nuove uscite musicali?

    Siamo in pieno “Difficilmente collocabili Tour” che è iniziato il 31 marzo, con un meet and drink a Nocera Inferiore. A luglio, dal 27 al 30 saremo in Sardegna, ad Agosto e a Settembre lo stesso, potete vedere il calendario sui nostri profili social facebook o instagram. Stiamo lottando per arrivare al nord, ma insomma se il tour ha questo nome, un motivo ci sta.

  7. Qual è il vostro consiglio per le giovani band che stanno iniziando la loro carriera musicale?

    Lavoro costante, organizzazione e metodo. Non esistono più gli anni ’80, ognuno deve farsi da solo con l’aiuto di nessuno. Senza questo, insieme alla passione e al senso che si vuole dare al proprio progetto, difficilmente la carriera musicale avrà degli upgrade. Bisogna avere qualcosa da dire, essere convinti delle proprie idee, della propria unicità, diversità. Nell’era digitale della massima riproducibilità e addirittura delle AI, è questo quello che ci rimane per poter fare qualcosa che abbia davvero senso, e che possa essere capito e condiviso dalla gente.
    Qual è il vostro consiglio per le giovani band che stanno iniziando la loro carriera musicale?
    Lavoro costante, organizzazione e metodo. Non esistono più gli anni ’80, ognuno deve farsi da solo con l’aiuto di nessuno. Senza questo, insieme alla passione e al senso che si vuole dare al proprio progetto, difficilmente la carriera musicale avrà degli upgrade. Bisogna avere qualcosa da dire, essere convinti delle proprie idee, della propria unicità, diversità. Nell’era digitale della massima riproducibilità e addirittura delle AI, è questo quello che
    ci rimane per poter fare qualcosa che abbia davvero senso, e che possa essere capito e condiviso dalla gente.





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