Benvenuti alla quarta puntata di Special Rockstar, il programma radiofonico dedicato alle star del rock. Oggi vi parleremo di una delle band più leggendarie e influenti della storia del rock and roll: gli AC/DC.
Band australiana formata nel 1973 dai fratelli Angus e Malcolm Young, i quali hanno creato un sound potente e distintivo. In particolare, questo è basato su riff di chitarra semplici, ritmi incalzanti e voci particolarmente graffiate.
Gli AC/DC hanno venduto oltre 200 milioni di dischi, ed entrano nella Rock and Roll Hall of Fame nel 2003. La loro carriera è stata segnata da diversi cambiamenti di formazione, tra cui la morte del cantante originale Bon Scott nel 1980 e il ritiro del bassista Cliff Williams, del batterista Phil Rudd e del chitarrista Malcolm Young, quest’ultimo sostituito dal nipote Stevie Young.
Nonostante le difficoltà, gli AC/DC hanno continuato a produrre musica di qualità e a esibirsi dal vivo con energia e passione. Nel 2020 hanno pubblicato il loro ultimo album, Power Up, che ha ricevuto recensioni positive da parte della critica e dei fan.
In particolare, nel corso di questa nuova puntata di Special Rockstar (AC/DC), vi faremo ascoltare alcune delle canzoni più famose della band. Tra le quali: Thunderstruck, Black in Black, T.N.T., Rock or Bust, War Machine e tanto altro.
Inoltre vi racconteremo anche alcune curiosità e aneddoti su queste canzoni. Quindi Siete pronti ad accendervi con il rock and roll degli AC/DC?
Bene! Allora restate con noi su Special Rockstar e SCATENATEVI rockers!
Sedicesimo appuntamento con Rising Stars Speciale Interviste (TEASERS), il salotto dedicato agli artisti e alle band indipendenti, curato da Arianna Rebel!
Gli ospiti di oggi, all’interno del nostro format, sono i TEASERS che ci propongono METROPOLIS CALLING.
Intervista condotta da Arianna Rebel, la quale si pone, come suo solito, in una versione frizzante e cordiale verso il protagonista di oggi. La Produzione è curata da Ark.
Siamo i TEASERS, una band rock di quattro elementi, nata a Mantova nel 2022. La nostra formazione è composta da Diego (voce e chitarra), Leo (chitarra), Paolo (basso) e Carbo (batteria).
Ognuno di noi ha avuto esperienze in altre band dal 2000. Abbiamo suonato in ogni tipo di contesto e situazione, dal piccolo bar o live club nella remota provincia all’apertura di palco di band note in qualche arena, in Italia e in Europa.
La dimensione che ci piace di più è il concerto dal vivo, a contatto con la gente, on the road.
Ci piace pensare che la nostra è la storia di quattro persone normali, che vanno a lavorare ogni giorno, ma che mettono tutto lo sforzo possibile, per fare la cosa che amano di più, cioè suonare, credendoci sempre a prescindere dal tempo e dalle situazioni che si presentano. Pensiamo che la vita di un musicista sia un eterno apprendistato in cui la cosa più importante è divertirsi sempre. Ci divertiamo molto.
RECENSIONE A cura di Nik Morini
La band I Teasers è una giovane band formata nel 2022. Il loro nuovo singolo “Metropolis calling” descrive una frenetica metropoli i cui costi alti soffocano i giovani abitanti nella loro vita quotidiana.
Il brano è un ritorno alle origini, dal momento che la band aveva scritto il brano tempo prima senza mai pubblicarlo. Lo stile è un ambizioso e coinvolgente punk rock, con una struttura pop, che può ricordare il sound dei Green Day mescolato a quello dei Foo Fighters, con una ritmica serrata e le melodie calde delle chitarre.
La band inoltre ci regala un sound che viene dalle continue esperienze live che sono il motore pulsante per crescere e fare esperienza musicale in una band ma soprattutto sono l’apice della soddisfazione artistica.
L’INTERVISTA A cura di Arianna Rebel
La redazione di rockandwow ha ospitato, nel salottino virtuale dedicato agli artisti di Rising Stars. In questo speciale interviste i Teasers, hanno rilasciato ben due interviste distinte: una audio e una scritta, che sono qui riportate.
1. Quali sono le vostre principali influenze musicali e come le incorporate nel vostro stile?
Ognuno di noi ha sicuramente una base punk rock californiana (NOFX per citare il primo amore), genere dal quale abbiamo iniziato a emettere i primi suoni nel periodo adolescenziale. Ad oggi sicuramente ci sono tante band che ci ispirano, le più note son sicuramente Foo Fighters, Weezer, Hives, Blink-182, Nada Surf e molte molte altre…
2. Cosa vi ispira a scrivere le vostre canzoni e quali sono i temi ricorrenti nei vostri testi?
Ci piace parlare con ironia delle vicissitudini e le incombenze della vita contemporanea. Siamo quattro 40enni che vivono una vita come quella di tantissimi altri, fatta di relazioni tossiche, burnout lavorativi, episodi tragicomici di quotidianità, multe per eccesso di velocità di 3km/h, voglia di resistere all’invecchiamento con scarso successo… cose tipiche della nostra generazione. Quello che ci ispira è questo moto interiore che ci dice di non abbandonare il 20enne che abbiamo dentro, dando spazio al suo grido ribelle ogni qual volta ce ne sia la possibilità, ovvero ogni volta che suoniamo o che facciamo cose per la band.
3. Come vi preparate per i vostri concerti e quali sono le vostre routine pre e post show?
Usiamo un potente mix di anfetamine e alcol. Scherzo. Di solito dopo cena prima del concerto prendiamo un cucchiaino di citrosodina sciolta in mezza tazzina di acqua tiepida, fa digerire. Dopo il concerto in genere cerchiamo di divertirci, ma poi poco dopo vogliamo andare a dormire. È una battaglia continua contro la realtà.
4. Qual è il vostro pubblico ideale e come interagite con i vostri fan?
Non c’è un pubblico ideale. Il pubblico ti sceglie oppure decide che non gli piaci, non importa, fa parte del gioco della musica. Sicuramente l’aspetto più gratificante del suonare dal vivo è quando dopo un concerto persone che prima non ti conoscevano vengono al banchetto e ti parlano, si interessano. È il senso più profondo del suonare, conoscere persone nuove, comunicare.
5. Come gestite le critiche e i conflitti interni alla band?
Il bassista è avvocato. Davvero eh…
6. Quali sono i vostri progetti futuri e quali sono le vostre ambizioni artistiche?
Ora abbiamo un po’ di date estive fino all’inizio di settembre, poi ci piacerebbe ricominciare a dedicarci alla stesura di pezzi nuovi per tornare in studio prima della fine dell’anno a registrarne alcuni. Sicuramente continueremo a suonare dal vivo poi da ottobre in poi. Le ambizioni che abbiamo son molto semplici… ovvero arrivare a qual punto nel quale qualcun* ci chiamerà a suonare perché gli piacciamo. Per ora abbiamo una storia troppo breve alle spalle perché ciò accada, ma questo primo anno serve proprio a portare in giro il più possibile la nostra musica. Noi ci crediamo.
7. Cosa fate nel tempo libero quando non suonate o registrate musica?
Sulla nostra pagina instagram @teasers.music potete più o meno vederlo. Giriamo per le sagre di paese partecipando alla lotteria magica, facciamo sport a livello amatoriale con scarsi risultati, andiamo dalla fisioterapista. Ognuno di noi ha un lavoro e alcuni addirittura una famiglia. Ci teniamo impegnati. Ad oggi però possiamo dire che buona parte del tempo che abbiamo lo dedichiamo a cose inerenti alla band, c’è davvero molto da fare anche se da fuori può non sembrare così.
8. Quali sono state le maggiori sfide che avete affrontato come band e come le avete superate?
Per ora, essendo usciti col primo singolo solo a marzo 2023 la vera sfida è mantenere una certa sostenibilità del progetto. Mi spiego… se al giorno d’oggi una band parte da zero, per poter fare le cose bene deve sostenere una serie di costi e di sbattimenti non semplicissimi. La musica non è un settore facile. Ci sono tantissime attività in più rispetto al passato, per esempio la gestione dei social che occupa molte ore della settimana e dalla quale non si può prescindere, la promozione che costa, vuoi fare un video? Altro costo. E in tutto questo spesso ci si trova a suonare per un rimborso spese minimo o a gratis. Ecco, pensiamo a una band giovane che vuole avviare un progetto… l’unico modo per renderlo semi-sostenibile è il DIY su diversi aspetti. Noi appunto cerchiamo di essere versatili e di fare tante delle cose da fare in autonomia, in parte ci riusciamo anche grazie alla professione che facciamo, tre di noi lavorano nell’ambito del design e della comunicazione, ma è una sfida molto impegnativa.
9. Come vi siete adattati ai cambiamenti nel settore musicale negli ultimi anni?
Ci buttiamo nelle novità (TikTok per esempio) con auto-ironia, con la voglia e la curiosità di sperimentare. Nella prima data del tour, mentre eravamo per strada verso il concerto, ci siamo buttati nella prima diretta TikTok della nostra carriera e chiaramente sembravamo dei boomer totali all’inizio, ma poi dall’altra parte abbiamo trovato delle persone che ci facevano domande, interagivano, alla fine è stato super divertente e l’abbiamo rifatto altre volte. Non abbiamo mai paura della novità, essere in una band ti porta a dover uscire dalla comfort zone ogni giorno, ed è il suo bello.
10. Qual è il vostro consiglio per le giovani band che stanno iniziando la loro carriera musicale?
a. Quando fate il soundcheck suonate il vostro strumento solo quando ve lo chiede il fonico, altrimenti lo fate incazzare di brutto.
b. Quando avete finito il soundcheck o il concerto spostate la vostra roba velocemente per permettere all’altra band di salire sul palco comodamente, mettetela in macchina o sul furgone e solo dopo questi passaggi iniziate a ubriacarvi male.
c. Non suonate mai riff dei Guns’n’Roses durante il soundcheck, farete incazzare il fonico più che al punto 1.
Sono le regole base per poter avere un futuro nella musica.