Snack Music Out 10 PodCast Rock. Dopo un lungo periodo di silenzio, torna assolutamente live, l’ appuntamento con Snack Music, la serie dedicata ai veri buongustai di musica. Questo episodio, è l’ultimo della serie Out, ma il primo del nuovo cliclo del canale RoCkAnDwOw, che si appresta ad aprire il palinsesto 2021, ricco di novità.
E’ arrivato dunque Snack Music Out PodCast Rock: ma cos’eè? E’ il primo format multi TASKING dove trovare le curiosità che caratterizzano i brani che hanno fatto la storia della musica internazionale e non solo. News, pettegolezzi e stranezze sui vostri artisti preferiti.
In questa puntata avremo modo di ascoltare REM, U2, Led Zeppelin, The Clash, The Beach Boys, Oasis, Guns ‘N Roses, The Police, Rod Stewart, e tanti altri.
Insomma, tanta musica di qualità e molte notizie e curiosità dal mondo dello spettacolo, il tutto curato dallo staff di RoCkAnDwOw e raccontato dalla voce di Ark.
Ma Snack Music Out è anche interattività: di fatto sarete voi a scegliere i pezzi da passare in trasmissione, ovviamente tra quelli proposti nei sondaggi presenti nel gruppo Facebook di Rockandwow (Clicca per visitare il gruppo). Inoltre, molto presto, potrete essere voi i veri protagonisti della trasmissione: come? Seguiteci su nostri canali per saperne molto di più!
In conclusione, è arrivato il format che stavate cercando: molta musica alternativa allo standard radiofonico, arricchita da “gustoso” materiale di cui “nutrirsi”, per trascorrere un po’ del vostro prezioso tempo in compagnia di Ark.
JOAN BAEZ BIOGRAFIA. Ballate e diritti civili, questi i cardini sui quali la cantante ha costruito la sua mitologia sin dagli anni ’60. Cantante, pittrice, ma soprattutto voce immortale della protesta e della controcultura americana: Joan Baez è un’istituzione della musica americana e dell’attivismo politico, è l’icona pacifista per eccellenza. Una donna straordinaria, ancor prima che grande artista, capace di cambiare il mondo, nel suo piccolo, semplicemente con le canzoni e la forza dei fatti, che vanno sempre oltre le parole.
Se dovessimo dare volto, corpo e voce agli anni ’70, la scelta cadrebbe solo fra due artiste straordinarie: Janis Joplin e Joan Baez. Purtroppo Janis ci ha lasciato troppo presto, ma Joahn è colei che ha saputo conquistarsi un ruolo fondamentale, in America e non solo. E’ colei che ha incantato il mondo con il suo particolarissimo stile vocale e la sua chitarra. Quindi, catalogarla solo come una cantautrice, sarebbe assolutamente riduttivo.
L’USIGNOLO DI WOODSTOCK
Dopo un’esibizione al Newport Folk Festival del 1959, ottenne il suo primo contratto con la Vanguard Records. Debuttò così nello stesso anno con il suo primo eponimo, una raccolta di ballate folk e blues. Il suo primo vero successo fu però, il disco seguente, Joan Baez, Vol. 2, uscito nel 1961 e arrivato al disco d’oro. Tra le canzoni più importanti di questa sua prima fase di carriera, c’è “There but for Fortune”, entrata nella top ten del Regno Unito nel 1965. Culmine della sua carriera, di cantautrice impegnata, fu l’esibizione al Festival di Woodstock nel 1969, evento che le regalò la fama a livello planetario. E’ proprio in questo memorabile concerto che venne soprannominata “l’usignolo di Woodstock”.
ICONA DEI DIRITTI CIVILI
In poco tempo, Joan divenne uno dei simboli della lotta per i diritti civili. Affiancò, il suo amico, Martin Luther King, per la protezione degli studenti afroamericani in Mississippi. Lo seguì anche nella storica marcia su Selma, in Alabama, dove tenne un concerto per intrattenere i manifestanti che si erano accampati per la notte. La sua “We Shall Overcome” divenne l’inno ufficiale delle proteste studentesche. Fra un concerto e una manifestazione, nel 1961, incontrò anche un giovane e ancora semi sconosciuto, Bob Dylan, per il quale perse la testa. Gli anni ’70 furono per la cantante, un full immersion nell’attivismo politico e sociale, questo, ovviamente, si ripercosse anche nella sua musica. Come ad esempio il brano “Here’s to You”, dedicato a due attivisti anarchici italiani giustiziati nel 1927. Oppure, “Where Are You Now, My Son?”, Ep di 23 minuti cantato e recitato, che racconta l’avventura di Joan Baez in Vietnam.
JOAN E BOB
La storia più chiacchierata della sua vita fu quella con Bob Dylan. I due ebbero una relazione sentimentale dal 1962 al 1965. Si conobbero nel 1961, quando lei era già la Regina del Folk, mentre Bob solo un giovane di belle speranze. L’incontro, nato come una semplice amicizia e stima professionale, presto si tramutò in amore. I due condivisero numerosi palchi e duetti, cantando classici come “When the Ship Comes In” e le prime composizioni di Dylan, inclusa la leggendaria “Blowin’ in the Wind”.
La relazione però non era destinata a durare: infatti i tour in giro per il mondo e il caratteraccio di Bob, minarono piano piano la relazione. Nel 1965, Dylan, scaricò senza preamboli Joan per la coniglietta di Playboy e futura moglie, Sarah Lownds. I due si riappacificarono nel 1975 e partirono nuovamente in tour, esibendosi insieme anche nel mitico tour Rolling Thunder Revue. Nella stesso anno, Joan, gli dedicò una delle sue canzoni più belle, “Diamonds and Rust”. Quest’ultima, colma di struggente malinconia: «Sì, ti ho amato teneramente. E se mi stai offrendo diamanti e ruggine, ho già pagato».
IL RAPPORTO CON L’ITALIA
Dopo la fine del rapporto con Dylan, Joan sembrò in qualche modo rinascere e, tra una battaglia e l’altra, scoprì anche l’amore per l’Italia. Nei suoi concerti, cominciò a cantare brani pacifisti italiani. Tra i tanti, ricordiamo “Un mondo d’amore” e “C’era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones” di Gianni Morandi. Poi, nel 1971, insieme a Ennio Morricone compose la hit “Here’s To You”, che accompagnava il film di Giuliano Montaldo Sacco e Vanzetti. Nel corso degli anni, Joan, cantò splendidamente anche brani come “La canzone di Marinella” di Fabrizio De André e non meno importante, fu l’esibizione in numerosi concerti benefici per Gino Strada e la sua Emergency.
JOAN BAEZ OGGI
Al soffio delle 80 candeline, Joan Baez ha deciso di appendere definitivamente la chitarra al chiodo incidendo l’ultimo album, “Whistle Down the Wind”. L’ultimo ed emozionante tour è stato bloccato dal Corona Virus, ma non le ha impedito di esibirsi comunque, direttamente da casa sua. Joan è ora un’affermata pittrice, che continua a combattere, a colpi di pennello e chitarra, le sue battaglie per i diritti civiIi, soprattutto su Instagram.
CURIOSITÀ JOAN BAEZ BIOGRAFIA
Lo sapevate che…
– Joan Baez è alta 1 metro e 66.
– Il suo soprannome è l’usignolo di Woodstock.
– Cosa c’entra Joan Baez con Steve Jobs? I due ebbero una relazione tra gli anni Settanta e Ottanta.
– Joan è diventata, sul finire degli anni Sessanta, un’icona del pacifismo e della lotta per i diritti civili.
– Era amica di Martin Luther King.
– Nel corso della sua vita ha lottato anche per i diritti della comunità LGBQT e per la causa ambientalista.
– Ha fatto conoscere al mondo, con una sua interpretazione, un classico di Gianni Morandi, “C’era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones”.
– La sua famiglia ha origine messicana per parte di padre, scozzese per parte di madre.
ASCOLTA LA BIOGRAFIA DI JOAN BAEZ IN PODCAST
Per ascoltare la musica di JOAN BAEZ e parte della storia di questo colosso della musica, basta cliccare Play e lasciarsi andare.
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