RISING STARS P.ta 11


Rising Stars P.ta 11

La redazione di RoCkAnDwOw è lieta di presentare il programma promozionale radiofonico “RISING STARS“.
Il palcoscenico virtuale per artisti e band, indipendenti o sotto etichetta, che aspirano a diffondere la loro musica in ogni angolo del web e oltre. 

Rising Stars è più di un semplice programma: è un trampolino di lancio verso il successo.

Ogni episodio di “RISING STARS” verrà trasmesso attraverso i digital store più seguiti, assicurando agli artisti una visibilità continua e una presenza regolare con puntate rilasciate ogni mese.

COSA ASCOLTEREMO

Nell’episodio di Rising Stars P.ta 11, ci immergiamo nel vibrante universo della Red Owl Records, una casa discografica che sta ridefinendo i confini del rock alternativo e non solo.

La puntata inizia con i Primula Nera e il loro singolo “Peter Pan”, che ci porta in un viaggio introspettivo con sonorità oscure e meditative, evocando la lotta eterna tra il desiderio di crescere e la nostalgia del passato.

Successivamente, Stefano Zazzera, con la sua versione di “Behind The Wheel” dei Depeche Mode, ci trasporta in un sogno elettro rock, unendo eleganza e modernità, creando un’esperienza sonora unica e raffinata.

In seguito, i Re Volt, con “For What’s Right”, lanciano un potente messaggio di integrità e giustizia, invitandoci a perseguire ciò che è giusto con ardore e convinzione.

Poi, Gli Incubi di Freud, con “Il vaso di Pandora”, si distaccano dai cliché per esplorare temi complessi e profondi, arricchendo la musica e trasformandola in uno strumento di espressione e introspezione più maturo e riflessivo.

Proseguendo, i Darnout presentano “A.R.L. (Avrai Ragione Liberamente)”, un dialogo criptico tra due giovani che sfida l’ascoltatore a trovare la propria interpretazione personale.

Inoltre, The Eclipse, ispirati dalla figura di Steve Jobs, ci esortano a superare i nostri limiti e a credere fermamente nelle nostre capacità.

Invece, i Factanonverba, attraverso “Faida”, celebrano gli artisti meno noti, opponendosi alle dinamiche commerciali che limitano il riconoscimento del vero talento e l’originalità artistica.

In definitiva in questa puntata, la Red Owl Records, presenta un mosaico di esperienze sonore che esprimono la diversità e la ricchezza del panorama musicale odierno. Soprattutto ogni artista, arricchisce questo quadro di emozioni e pensieri, dimostrando che la musica è un linguaggio universale che unisce e ispira.

Infine tutte le recensioni del programma Rising Stars, sono curate da Arianna Rebel, Nicola Morini e Andrea Febo.



LA PLAYLIST di Rising Stars P.ta 11

  1. Primula Nera – Peter Pan
  2. Stefano Zazzera – Behind The Wheel
  3. Re Volt – For What’s Right
  4. Gli Incubi di Freud – Il Vaso di Pandora
  5. Darnout – A.R.L. (Avrai Ragione Liberamente)
  6. The Eclipse – Steve Jobs
  7. Factanonverba – Faida

LOCANDINA UFFICIALE

È tempo di uscire allo scoperto e far sentire al mondo la propria vena artistica: non fatevi sfuggire questa bella occasione!
Per saperne di più scriveteci a:
risingstars@rockandwow.it
Rising Stars P.ta 10
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MAZMA RILL SPECIALE INTERVISTE


RISING STARS INTERVISTE: SPECIAL GUEST MAZMA RILL


INTERVISTA: DIETRO LE QUINTE

Quarantatreesimo appuntamento con Rising Stars Speciale Interviste (MAZMA RILL), il salotto dedicato agli artisti e alle band indipendenti, curato da Arianna Rebel!

Gli ospiti di oggi, all’interno del nostro format, sono i MAZMA RILL che ci propongono LOST IN SPACE.

Arianna Rebel, con la sua contagiosa allegria e un sorriso sempre pronto, si addentra in un mondo di storie sempre diverse, ma unite da una sola passione: quella per la musica. Attraverso le sue parole, ci svela i progetti, le gioie e le fatiche di artisti, visionari e sognatori, che con la loro arte abbelliscono e arricchiscono il panorama musicale.
La produzione è curata Ark.

Info e iscrizioni su 

risingstars@rockandwow.it 


BIOGRAFIA

I Mazma Rill, precedentemente noti come Aneurisma, sono un gruppo Alternative Rock di Pescara. La band si è formata nel 2011, quando Antonio Orlando, voce e chitarrista, ha incontrato Luca Degl’Innocenti, bassista e corista. La band raggiunge la sua formazione completa con l’arrivo del batterista Ettore Saluci, consolidando un sound duro, aggressivo e psichedelico che contraddistingue le loro composizioni.

In seguito alla pubblicazione del loro primo Ep omonimo, calcano i palchi di numerosi festival e club ricevendo recensioni e accoglienze positive.
Nel 2016, sono stati ospiti di un’edizione del ‘Bussi Rock Festival’, dove hanno condiviso il palco con gli I Wolf. Questi ultimi erano reduci dal successo ottenuto nel talent show ‘The Voice of Italy’

Nell’Aprile del 2017, partecipano al premio nazionale “Brano Inedito” suonando nello storico locale romano la “Locanda Blues”, evento seguito on line da oltre 10.000 spettatori.

Nel 2018, i Mazma Rill si uniscono all’associazione “#nonsiamosoli”. Partecipano alla “Compilation #nonsiamosoli vol.1”, che promuove nuovi talenti italiani. Lo stesso anno, si esibiscono all’Anfiteatro di Pescara per “L’Indipendente Festival”. Lì, condividono il palco con noti artisti nazionali, ottenendo grande apprezzamento.

Nel 2020, la band ha segnato un momento significativo. A maggio, il loro singolo d’esordio “Never Say” ha debuttato sulle radio. Il video è stato presentato in anteprima su “SpazioRock”, un noto magazine.

Inoltre a ottobre, dopo un’attenta preparazione, su ‘Rockon Italia’ è stata pubblicata l’anteprima del secondo singolo ‘Insanity’. Questa è seguita dal lancio di un videoclip ufficiale.

Nel maggio 2021, i Mazma Rill hanno fatto il loro debutto con ‘Come Undone’, il loro terzo singolo, in una collaborazione trasversale con i californiani ‘Rotten Apple’. Questo brano, insieme agli altri singoli, fa parte del loro primo album ‘Inside My Rage’, che ha visto la luce nel giugno 2021.
A novembre del 2021, i Mazma Rill firmano un contratto con la “Ghost Label Record” per rafforzare la loro produzione artistica.

Nella primavera del 2022, la band ha ripreso a esibirsi dal vivo. Con concerti in locali e festival, hanno rafforzato il loro stile unico, riconosciuto da oltre un decennio.

Da segnalare alcuni importanti concerti negli storici live club “Traffic” e “Velvet” di Roma e allo “Zuita” di Treviso.

Dopo un intenso decennale di attività tra produzioni e live, i Mazma Rill hanno iniziato un nuovo percorso artistico.

In questa nuova fase, sempre inclini alla sperimentazione, hanno adottato un nuovo nome per segnare una svolta.

I Mazma Rill hanno recentemente completato la registrazione del loro ultimo album. Il lavoro si è svolto presso lo storico Busker. La supervisione è stata affidata a Fabio Ferraboschi. L’album si intitola Lost in Space ed è stato rilasciato il 3 maggio 2024


Mazma Rill Intervista e Biografia

RECENSIONE
a cura di Andrea Febo

L’album “Lost in Space” dei Mazma Rill si rivela un’opera complessa e sfaccettata, che riflette un’evoluzione significativa nel percorso artistico della band.

Ogni traccia dell’album appare come un tassello di un mosaico più ampio, in cui la ricerca di un suono distintivo si fonde con l’espressione di tematiche profonde e personali.

La produzione meticolosa e l’attenzione ai dettagli sono evidenti, creando un’esperienza d’ascolto che è sia coinvolgente che riflessiva.

La capacità di una band di attraversare con successo diversi generi musicali è un segno distintivo di grande talento e versatilità. Navigare attraverso le acque dell’alternative rock, dell’elettro pop, del grunge e delle ballate richiede una comprensione profonda di ogni stile e la capacità di fondere elementi in modo che risuonino con l’ascoltatore.

Creare un sound unico che sia variegato e al contempo gradevole è una vera arte, e le band che ci riescono, spesso lasciano un’impronta indelebile nella musica. Questa fusione di generi non solo arricchisce l’esperienza dell’ascoltatore, ma contribuisce anche all’evoluzione della musica stessa, spingendo i confini e introducendo nuove possibilità espressive.

La voce di Antonio Orlando, si distingue per la sua capacità di trasmettere emozioni autentiche, che si adattano perfettamente alle diverse atmosfere create dai brani. Inoltre Antonio Orlando, ha dato vita a dei riff di chitarra molto originali, che arricchiscono i brani con le loro sonorità corpose e scure.
Il basso di Luca Degl’Innocenti e la batteria di Ettore Leuci, non sono semplici accompagnamenti, ma elementi portanti che contribuiscono a definire e potenziare l’identità musicale dei Mazma Rill.

“La traccia “Obscene” si distingue come un potente inizio per l’album, stabilendo immediatamente un’atmosfera intensa che permea l’intera esperienza d’ascolto. Con le sue radici nel grunge, il brano sfoggia una robustezza e una forza che catturano l’ascoltatore, grazie a un ritmo serrato che non perde mai vigore.
La voce di Antonio Orlando, graffiante e potente, domina la scena, aggiungendo un ulteriore strato di profondità e carattere alla canzone.
Questo pezzo non solo rende omaggio al genere grunge, ma lo reinventa, offrendo una moderna interpretazione che è: sia rispettosa delle sue origini, che innovativa.

Nel brano “NO ONE” le sonorità elettroniche danno un tocco di gravità all’atmosfera, con una base ritmica semplice ma incisiva. Nel ritornello, la melodia si fa più dolce, accentuata dall’interpretazione emotiva del cantante che trasmette tutta la sofferenza del testo.
Verso la fine, il basso diventa più prominente, aggiungendo ulteriore profondità al tema musicale.

Lost in Space” è un brano che si distingue per il suo riff di chitarra coinvolgente, supportato dal basso e dalla batteria, che insieme, creano un ritmo ipnotico.
Questa canzone guida l’ascoltatore verso un ritornello tipicamente grunge, contraddistinto da una variazione costante rispetto alle strofe.
La voce poderosa e penetrante del cantante crea un’esplosione di energia e rabbia, trasmettendo un’intensità emotiva molto forte.
La combinazione di elementi musicali e l’interpretazione del cantante, rendono “Lost in Space” un brano che si distingue per la sua forza espressiva e la sua capacità di catturare l’attenzione dell’ascoltatore.

Frame of Mind” è davvero una canzone magnetica e coinvolgente che cattura l’attenzione sin dall’inizio con sonorità intriganti e misteriose.
La voce si fa sempre più potente fino a esplodere nel ritornello, gridando con forza.
Il riff di chitarra dominante sullo sfondo è il perno essenziale nel tema del brano, mentre la parte ritmica crea un’atmosfera piena di mistero.
L’outro si chiude dolcemente con cori eterei che si fondono nella bellezza complessiva della canzone.

Il brano “Fake Man” si distingue per la sua aggressività rispetto ai precedenti, con una ritmica molto interessante, che varia in modo particolarmente differente tra strofa e ritornello, tipicamente grunge.
Il cantante riesce indubbiamente a coinvolgere l’ascoltatore con la sua voce mordace, creando un’atmosfera travolgente. Le parti ritmiche sono molto variegate, con cambi che arricchiscono il brano e lo rendono estremamente energico.

Il brano “Alone” dei Mazma Rill è un’opera che evidenzia la profondità artistica della band, con una voce potente e energica che domina la scena.
La chitarra distorta di Antonio Orlando, aggiunge un sottofondo deciso e accentua l’intensità della voce, mentre il basso e la batteria lavorano in perfetta armonia per creare un tappeto ritmico coinvolgente.
La combinazione di questi elementi musicali definisce in modo efficace l’atmosfera del brano, mostrando la maestria e la creatività dei Mazma Rill.

Let Me In” brano che presenta una perfetta armonia tra la voce e il basso, che procedono in perfetto unisono, sostenuti da una batteria fortemente cadenzata .
La strofa risulta essere estremamente accattivante e originale, come del resto tutto l’album.
Il ritornello, invece, sorprende per le sue sonorità leggere e imprevedibili, che si inseriscono alla perfezione in una canzone che riesce a trascinare, chi ascolta, dall’inizio alla fine.

Voices” è una canzone che si distingue per la sua bellezza e intensità. La band dimostra una grande maturità artistica, riuscendo a mescolare vari stili musicali e creando un vero capolavoro per il rock italiano.
Le emozioni trasmesse attraverso le parole e la musica di questa ballata sono palpabili, rendendo l’ascolto un’esperienza coinvolgente e memorabile.
Con Voices, la band conferma il proprio talento e la capacità di creare brani che lasciano un segno nel panorama musicale nazionale.

Last Words” è un brano che inizia con una potenza immediata, catturando subito l’attenzione dell’ascoltatore. La batteria potente spinge il brano in avanti, conferendogli un’energia immensa. La chitarra inizia in modo distorto per poi ammorbidirsi con un arpeggio gradevole, ma nel ritornello ritorna alla sua forza iniziale. Come nei brani precedenti, la voce offre una performance variegata e degna di encomio, adattandosi alle continue variazioni con grande abilità.

Blow a Kiss” è una dolcissima ballata che completa in modo molto gradevole l’opera dei Mazma Rill. Dopo le sonorità forti e decise ascoltate nella maggior parte dell’album, l’inclusione di un brano dalle sonorità così oniriche rende il finale assolutamente appagante.
La chitarra acustica, il pianoforte e il violino accompagnano la voce in un sognante viaggio musicale, creando un’atmosfera avvolgente e suggestiva. La delicatezza e la maestria con cui gli strumenti si fondono tra loro conferiscono a questa traccia un’aura di magia e romanticismo, che la rende davvero memorabile.

In definitiva, “Lost in Space” è un album che merita attenzione e apprezzamento per la sua capacità di connettere con l’ascoltatore a livello emotivo, mentre sfida e soddisfa a livello intellettuale.
I Mazma Rill hanno creato un lavoro che convince, un album che si distingue nel panorama rock contemporaneo per la sua originalità e integrità artistica.


L’album “LOST IN SPACE” si distingue per la sua natura aggressiva e psichedelica, un marchio distintivo delle composizioni della band.
La band non si limita a esplorare nuovi orizzonti sonori, ma si immerge anche in un viaggio umano, cercando di spingersi oltre i confini dell’esperienza convenzionale.
La loro musica è un invito all’esplorazione, non solo di nuove armonie e ritmi, ma anche di nuove prospettive emotive e intellettuali.
L’album è stato accolto con recensioni generalmente favorevoli, evidenziando la capacità della band di creare un’atmosfera densa e coinvolgente che cattura chi ascolta, trasportandolo in un viaggio attraverso paesaggi sonori intricati e ricchi di sfumature.
Gli amanti delle sperimentazioni, troveranno in “LOST IN SPACE” un’opera che sfida le convenzioni e invita a un’esperienza d’ascolto che è tanto provocatoria quanto gratificante.



INTERVISTA PER ROCKANDWOW
a cura di Arianna Rebel

Nel salottino virtuale dedicato agli artisti di Rising Stars, la redazione di Rockandwow ha accolto degli ospiti molto talentuosi i: MAZMA RILL.
In questa speciale intervista, la band ha rilasciato due gemme: una sotto forma di registrazione audio e l’altra tramite parole scritte. Un doppio incontro con la loro musica e la loro anima, che ci porta in un viaggio attraverso note ed emozioni.

  1. Come vi siete conosciuti e come avete scelto il nome della band?

    Ci siamo conosciuti nel 2011 e, da subito, abbiamo deciso di formare una band per suonare le canzoni dei nostri gruppi preferiti. Per dieci anni siamo stati gli ‘Aneurisma’ e, di recente, abbiamo cambiato il nome in ‘Mazma Rill’. Il nome deriva dalla tradizione popolare abruzzese: ‘Mazzemarille’ è un termine dialettale che indica una specie di folletto o gnomo dispettoso, celato nei boschi abruzzesi. Abbiamo giocato un po’ con le parole e, da ‘mazzemarille’, siamo diventati i ‘Mazma Rill’, che più o meno si legge allo stesso modo.



  2. Quali sono le vostre principali influenze musicali e come le incorporate nel vostro stile?

    Non nascondiamo che la maggior parte delle nostre influenze e del nostro background musicale provengono principalmente dal rock degli anni ’90. Band come i Radiohead, gli Smashing Pumpkins o i Porcupine Tree hanno influenzato profondamente la nostra musica. Ma ci sono anche molte influenze melodiche che provengono dalla tradizione italiana, un esempio è Lucio Battisti, che riteniamo un vero genio della musica.


  3. Come descrivereste il vostro processo creativo e come collaborate tra di voi?

    Le composizioni partono sempre dalla chitarra, che è il fulcro di tutto. I testi arrivano in un secondo momento, ma le melodie vocali sono già presenti e aspettano solo di trasformarsi in parole. I nostri ingranaggi compositivi scaturiscono spontanei, con il basso e la batteria che vanno a creare un’atmosfera intorno al brano. L’evoluzione è variata a seconda delle canzoni: alcune sono nate d’impatto, altre hanno avuto bisogno di una struttura più complessa. Infine, riusciamo a fondere l’armonia che dà vita alla nostra musica, portando con sé le nostre esperienze, i nostri ascolti e le nostre passioni.


  4. Cosa fate nel tempo libero quando non suonate o registrate musica?

    Prima di essere musicisti, siamo tre amici che amano stare insieme, che hanno passioni anche molto distanti da quelle musicali e che si ritrovano a bere una birra non solo dopo le prove, ma anche in giorni qualsiasi della settimana. Forse è anche questione di fortuna, ma tra noi c’è stato sempre un buon rapporto. Ovviamente, come in tutte le band, ci sono anche forti discussioni… ma finisce lì, e poi amici come prima.


  5. Avete mai collaborato con altri artisti o band? Se sì, come è stata l’esperienza?

    “La nostra unica collaborazione è nata durante il lockdown con una band americana di nome ‘Rotten Apple’. Tutto è iniziato in maniera casuale, tramite alcuni messaggi scambiati sui social, e siamo entrati in sintonia sia a livello musicale che personale. Nel nostro repertorio c’era un pezzo che si prestava alla perfezione per questa iniziativa, e gli abbiamo chiesto di aggiungere qualche verso. Da questo contributo è stato pubblicato un singolo che si intitola ‘Come Undone’.


  6. Quali sono i vostri piani per il futuro in termini di tour e nuove uscite musicali?

    Nell’ultimo anno siamo stati principalmente chiusi in studio per scrivere il nuovo album e non vediamo l’ora di tornare a suonare live. La lontananza dal palco si fa sentire, e tutto ciò che gira intorno a un live ancora di più. Sicuramente continueremo a lavorare ai pezzi nuovi che abbiamo in cantiere, che per forza di cose abbiamo tralasciato un po’, e soprattutto pubblicheremo il nuovo album ‘Lost in Space’, che dal 3 maggio sarà disponibile in formato vinile e in tutti i digital store.


  7.  Qual è il vostro consiglio per le giovani band che stanno iniziando la loro carriera musicale?

    Fate le cose con il cuore, suonate il vostro strumento e fate in modo che le vibrazioni sfiorino l’anima. Non pensate al successo, la musica è libertà. Bisogna solo lasciarsi andare e riuscire ad emozionare chi vi ascolta. Per questo genere di emozioni abbiamo fondato la band e siamo fieri di aver sempre suonato musica sincera.


  8. Come vi siete evoluti come musicisti e come band nel corso degli anni?

    Nel tempo, il nostro stile ha subito una notevole evoluzione, come è normale che sia, e il nostro repertorio attuale presenta brani più complessi e strutturati, con influenze che vanno dalla psichedelia alla musica elettronica. I primi lavori erano più d’impatto e meno ricercati rispetto a quelli di oggi, sia nei suoni che nelle composizioni. Nel corso degli anni ci siamo raffinati. Sicuramente ha influito il fatto che, oltre ad essere migliorati molto come musicisti, siamo cresciuti come persone.


  9. Parlateci del nuovo album.

    Il nostro nuovo album si chiamerà “Lost in Space”. In questo lavoro abbiamo riflesso l’incertezza che stiamo vivendo in questo periodo storico. L’avvicendarsi di pandemie, guerre e cambiamenti climatici ci ha reso vulnerabili e ci proietta in uno stato di smarrimento. Metaforicamente parlando, ci fa sentire un po’ come persi nello spazio. Dal punto di vista musicale, c’è stata una notevole maturazione. L’aver registrato al Busker Studio sotto la supervisione di un produttore esperto come Fabio Ferraboschi ci ha aiutato ad esplorare nuovi orizzonti musicali. Siamo molto soddisfatti di questo lavoro e non vediamo l’ora di farvelo ascoltare.


DISCOGRAFIA