ROCK USA
L’ ARCHITETTO DEL ROCK
Little Richard, Chiamato anche “L’ Architetto del Rock and Roll”, è stato una figura di grande influenza sulla storia della musica e sulla cultura popolare del XX secolo.
La sua interpretazione vocale innovativa ed il suo look appariscente, contribuirono alla nascita e il diffondersi del rock and roll.
Ciò, lo rese uno dei primi rocker ad impersonare lo stile trasgressivo e oltraggioso del genere.
Il suo stile consisteva in ritmi veloci, percussioni forti, un suono funky del sassofono, un cantato gospel sopra le righe, grida, spasmi e gemiti, accompagnati a una combinazione di musica boogie-woogie e rhythm and blues.
IL ROCK CHE ABBATTE LE BARRIERE RAZZIALI
Durante le esibizioni di Richard, le persone afroamericane si mischiavano con quelle bianche, in un periodo in cui, negli Stati Uniti d’America, vigevano severe leggi segregazioniste.
Queste leggi, imponevano che nei luoghi pubblici (inclusi i concerti) ci fossero zone separate riservate ai “bianchi” e ai “neri”.
Invece il pubblico di Richard, iniziava ad assistere al concerto effettivamente diviso in zone separate, ma il più delle volte le persone si mischiavano insieme. Le proteste più vivaci, giunsero da associazioni segregazioniste del Sud degli Stati Uniti d’America, come la North Alabama White Citizens Council.
Non solo la sua musica o il fatto che fosse un nero scandalizzava i benpensanti dell’epoca, ma anche il suo spregiudicato look.
Abiti sgargianti, colorati, esagerati, la sua celebre pettinatura imbrillantinata e trucco sugli occhi, gli davano un’aureola di pericolosa “lascivia”, inedita per un cantante degli anni cinquanta.
Il successo di Little Richard era comunque così trascinante, che persino nel sud, dove il segregazionismo imperava, andarono lentamente scemando.
Con l’emergere del movimento Black Power, Penniman fu “caldamente” consigliato di esibirsi strettamente per un pubblico di soli neri. Egli rifiutò perché non voleva vietare a nessuno la possibilità di assistere a un suo spettacolo.
Little Richard rimase una figura di spicco nel music business, facendo frequenti concerti negli Stati Uniti e in Europa, come anche in Messico e in Canada.
LA SUA AUTOREVOLEZZA ALL’INTERNO DELLA MUSICA
Penniman ha influenzato lo sviluppo di diversi generi musicali di primo piano nel ventesimo secolo ed è stato anche importante nella formazione di altri celebri artisti.
James Brown, che riteneva Penniman il suo “idolo”, affermò che egli era stato il primo a mischiare il funk con il rock and roll negli anni cinquanta.
Otis Redding riteneva che Penniman avesse contribuito significativamente allo sviluppo della musica soul.
Nel 1989, Ray Charles lo presentò durante il The Legends of Rock n Roll concert, definendolo “un uomo che diede inizio a un genere di musica che gettò le basi per molto di quello che venne in seguito”.
Paul McCartney ha confessato di aver sempre idolatrato Penniman quando andava a scuola da ragazzo, e che avrebbe voluto saper cantare come lui.
Mick Jagger definì Penniman “il creatore” e “il suo primo idolo”.
Bob Dylan, durante gli anni scolastici, dichiarava spesso che la sua ambizione più grande sarebbe stata quella di entrare a far parte del gruppo musicale di Little Richard.
Nel 1966, Jimi Hendrix avrebbe detto: «Voglio riuscire a fare con la mia chitarra quello che Little Richard fa con la sua voce».
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Per ascoltare la musica di Little Richard e parte della storia di questo colosso della musica, basta cliccare Play e lasciarsi andare.
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