INTERLUDIO SPECIALE INTERVISTE


RISING STARS INTERVISTE: SPECIAL GUEST INTERLUDIO


INTERVISTA: DIETRO LE QUINTE

Ventiduesimo appuntamento con Rising Stars Speciale Interviste (INTERLUDIO), il salotto dedicato agli artisti e alle band indipendenti, curato da Arianna Rebel!

Gli ospiti di oggi, all’interno del nostro format, sono gli INTERLUDIO che ci propongono MATADOR.

Intervista condotta da Arianna Rebel, la quale si pone, come suo solito, in una versione frizzante e cordiale verso i protagonisti di oggi.
La Produzione è curata da Ark.

Info e iscrizioni su 

risingstars@rockandwow.it 


BIOGRAFIA

Nel 2019, la band aveva finalmente trovato la sua identità musicale dopo tanti cambi e tentativi. Era pronta per conquistare il pubblico con i suoi concerti, ma poi è arrivata la pandemia e ha rovinato tutto!

Per fortuna, Alfredo, il Texano che hanno incontrato all’inizio del loro percorso, ha dato loro la direzione e lo stile degli Interludio Rockband.

La line-up è degli Interludio è: Alfredo alla voce e chitarra, Fabio alla batteria, Diego alla chitarra e Kevin al basso.
Insieme hanno fatto più di 70 esibizioni live in due anni, quindi si può dire che sono una vera e propria macchina da guerra!

Hanno già pubblicato un album e ne stanno preparando un altro. Da poco è uscito Matador loro nuovo singolo.

Non si fermano mai, solo pane & Rock’n’Roll!


Interludio Intervista e Biografia
Interludio Intervista e Biografia

RECENSIONE
a cura di Nik Morini

Gli Interludio tornano alla ribalta con un singolo carico di adrenalina, Matador. Dopo più di due anni di esperienza live e un album fresco di stampa, la band conferma il suo stile inconfondibile e originale.

Il brano inizia e finisce con una chitarra folk, prima elettrica e poi acustica, che richiama il bajo sexto, lo strumento tipico della musica texana. Tra le due chitarre, una cavalcata di folk rock, con influenze dal Texas e dal Rock’n’roll americano.

Matador non è però un brano nostalgico, ma cerca sonorità moderne e innovative, come dimostra la voce del cantante Alfredo. La cui voce, ricorda quella di Damiano dei Maneskin e delle nuove generazioni punk rock internazionali. Questo ovviamente con un tocco personale e ironico, come la risata iniziale.

Anche i due chitarristi della band, Alfredo e Diego, i “motori” del gruppo, mostrano una grande tecnica. Questo soprattutto nei soli di chitarra, sostenuti da cambi ritmici dinamici e sorprendenti da parte di Kevin e Fabio, bassista e batterista della band. In questa tecnica chitarristica, si sente anche qualche eco dello stile metal a cui la band si avvicina, a tratti, senza perdere la propria unicità.

INTERVISTA PER ROCKANDWOW
a cura di Arianna Rebel

La redazione di Rockandwow ha ospitato, nel salottino virtuale dedicato agli artisti di Rising Stars, un’altra band degna di nota.

Ospiti indiscussi in questo speciale interviste, sono Biovoid, che ne hanno rilasciate ben due distinte: una audio e una scritta.

  1. Come vi siete conosciuti e come avete scelto il nome della band?

Ci siamo conosciuti un po’ in maniera casuale, in realtà. Il nostro chitarrista Diego si può definire il primo membro ufficiale della band.
Infatti nel 2019 la band si stava formando con una formazione completamente diversa. Poi, per motivi di lavoro, i primi membri che avevano aderito al progetto, si sono trasferiti in altri luoghi. Così sono entrati Fabio alla batteria, Kevin al basso e successivamente Alfredo come seconda chitarra.
Fu proprio durante le prove che la band acquisì questo nome, ovvero Interludio.
Stavamo provando qualche brano e il vecchio bassista a un certo punto esclamò: “Bello quest’interludio qua”. Eh, quindi ci siamo subito affezionati a questo nome.

2. Cosa fate nel tempo libero quando non suonate o registrate musica?

Dipende. Quando troviamo un giorno libero da impegni lavorativi o familiari, ne approfittiamo per passare del tempo insieme. Sicuramente con una birra fredda e un fantastico barbecue, oppure andando a vedere concerti. Per noi, il concetto di stare insieme è importante, anzi fondamentale, poiché ci consideriamo grandi amici. Inoltre, crediamo che non si possa essere colleghi se si condivide una passione. Poiché al pubblico arriva quello che sei, e a noi non piacciono i turnisti nelle band.

  1. Come avete sviluppato il vostro suono distintivo e come lo descrivereste?

    Sicuramente le influenze di ognuno di noi hanno contribuito tanto. Spaziando dai Thin Lizzy ai Mötley Crüe, dai Guns N’Rose ai Muse fino a finire nella psichedelia dei Pink Floyd,
    giusto per citarne alcuni e per essere rapidi nella descrizione. E diciamo che tutti questi grandi nomi, hanno avuto una forte influenza sul nostro sound.
    Infatti tutti questi generi contrastanti tra di loro, ci hanno spinto a fonderne le sonorità. Come risultato ne è venuto fuori, un hardrock punkeggiante che io lo definisco disaster rock.


  2. Quali sono le vostre canzoni preferite da eseguire dal vivo e perche?

    Sicuramente ‘Lose Control’ è un brano che ti libera dal controllo imposto dalle circostanze in cui ti trovi. Infatti, spesso e volentieri, qualche chitarra si è anche schiantata sul suolo per nostra volontà. Ho sempre trovato affascinante l’idea di spaccare tutto

  1. Quali sono i vostri piani per il futuro in termini di tour e nuove uscite musicali?

    Il nostro caro Alfredo per motivi lavorativi è dovuto tornare in Texas. Lo sapevamo già da tempo, ma volevamo fare un secondo album con lui, e infatti l’abbiamo fatto e siamo molto contenti. Purtroppo questa sua partenza ci ha costretto a cercare un altro cantante. Non per sostituire Alfredo, come se fosse una cosa, ma per far entrare nella grande famiglia degli Interludio e diventare parte del progetto.
    Dopo alcune ricerche, abbiamo trovato la persona giusta. Poiché Alfredo suonava la chitarra e cantava, abbiamo deciso di aggiungere un altro chitarrista alla band. Attualmente, siamo in studio perché i due nuovi membri devono imparare i brani già scritti, per poi creare insieme nuovi pezzi. Presto pubblicheremo un altro singolo e nel 2024 uscirà il nostro secondo album. Sarà un seguito del primo, ma conterrà quella maturità e quella dinamica che sono frutto del nostro percorso con Alfredo.
    L’album rifletterà le nostre emozioni degli ultimi giorni passati insieme a lui.


  2. Quali sono state le maggiori sfide che avete affrontato come band e come le avete superate?

    Diciamo che quando ci stavamo formando nel 2019 è scoppiata la pandemia.
    Noi eravamo pronti per uscire a suonare fuori dagli studi, ma non ci siamo persi d’animo.
    Ci siamo chiusi in studio, scrivendo nuovi brani, e siamo usciti con una quarantina di date subito nel primo anno. Quindi ciò che non distrugge fortifica!
    Poi la partenza del nostro Alfredo è stata difficile da gestire a livello emotivo anche, per noi. Lui è ancora parte della band, e desideriamo che continui a farne parte con un progetto parallelo. Questo ovviamente, suonando i brani degli Interludio, oltre quelli che scriverà con i musicisti che incontrerà nel suo percorso in America.
    È stato difficile trovare una persona che prendesse il suo posto, ma abbiamo raccolto il coraggio e abbiamo trovato un frontman molto carismatico. Infatti ha degli atteggiamenti molto simili a quelli di Vince Neil, ma fortunatamente senza problemi di dipendenza da droghe o alcool. Questo suo modo di fare mi ha subito affascinato, così come la sua voce.


  3. Quale è il vostro consiglio per le giovani band che stanno iniziando la loro carriera musicale?

    È di credere in se stessi, di seguire la propria passione e di non lasciarsi scoraggiare dalle difficoltà. La musica è un’arte, non una competizione, e non bisogna confrontarsi con gli altri ma con se stessi. La musica è anche condivisione, quindi è importante collaborare con altre band, scambiarsi esperienze e idee, e sostenersi a vicenda. La musica è anche ispirazione, quindi è bene ascoltare i maestri del passato e del presente, cercando di trovare il proprio stile. La musica è anche divertimento, quindi non fatevi prendere troppo sul serio e godetevi il viaggio.
    E infine, la musica è anche sacrificio, quindi non pensate ai soldi come unico obiettivo, ma come una possibile ricompensa per il vostro impegno e la vostra dedizione.


  4. Quali sono state le vostre esperienze più memorabili come band finora?

    È stata quella di suonare sul palco del Crazy Bull di Genova, al contest “The Explosion of Rock” organizzato da Rockandwow.
    In quella occasione abbiamo conosciuto e fatto amicizia con Pino Scotto e altri personaggi radiofonici importanti, del panorama radiofonico nazionale.
    È stato emozionante, viaggiare in macchina tutti insieme, con la tensione di affrontare un palco importante, di fronte ad altre band e a dei giudici.
    Però alla fine non ci siamo sentiti in competizione, ma in collaborazione. Infatti abbiamo creato una rete di contatti e di scambi con le altre band. Infatti abbiamo trovato anche delle ispirazioni per il nostro secondo album.
    Sinceramente non siamo molto favorevoli ai contest, ma questo ci è sembrato diverso. Infatti parlando con degli amici, che hanno partecipato ad altri contest in Italia, ci siamo sentiti molto fortunati ad aver avuto un’esperienza così positiva.
    Anche perché alla fine nessuno era lì per vincere, ecco perché abbiamo vinto tutti.


DISCOGRAFIA

BIOVOID SPECIALE INTERVISTE


RISING STARS INTERVISTE: SPECIAL GUEST BIOVOID


INTERVISTA: DIETRO LE QUINTE

Ventunesimo appuntamento con Rising Stars Speciale Interviste (BIOVOID), il salotto dedicato agli artisti e alle band indipendenti, curato da Arianna Rebel!

Gli ospiti di oggi, all’interno del nostro format, sono i BIOVOID che ci propongono HYPNAGOGIA.

Intervista condotta da Arianna Rebel, la quale si pone, come suo solito, in una versione frizzante e cordiale verso i protagonisti di oggi.
La Produzione è curata da Ark.

Info e iscrizioni su 

risingstars@rockandwow.it 


BIOGRAFIA

La band “biovoid” è nata in Italia nel novembre 2017, dall’unione di tre artisti: Max alla voce, Domenico alla chitarra e basso, e Adriano ai sintetizzatori e alla produzione.

Ispirati dalla loro visione di mescolare diversi stili musicali, aspirano a creare un suono distintivo e non vincolato a un genere specifico. Il loro approccio alla composizione spazia dagli stili old school con voce e chitarra a tecniche elettroniche.

Recentemente, i biovoid hanno ampliato la loro visibilità attraverso varie collaborazioni. Un loro brano è stato scelto come colonna sonora per un teaser, mentre altri due hanno accompagnato video animati dedicati a due figure chiave della casa editrice Bugs Comics.

L’ultimo singolo, “Hypnagogia”, ha beneficiato della collaborazione con il disegnatore italiano Giampiero Wallnofer, che ha creato la cover art. Grazie al talento, all’attenzione ai dettagli e alle partnership, “biovoid” si distingue nel panorama musicale.


Biovoid Intervista e Biografia
Biovoid Intervista e Biografia

RECENSIONE
a cura di Luca Di Criscio

Hypnagogia è il nuovo singolo in studio dei Biovoid. Pubblicato il 23 ottobre 2023, a diversi mesi di distanza dall’ultimo brano rilasciato dalla band, No Land, uscito a febbraio.

Prim’ancora della musica, in questo brano, a introdurci nelle sue atmosfere sinistre e minacciose è innanzitutto la copertina. Infatti questa gioca su diverse tonalità di viola, realizzata dal disegnatore Giampiero Wallnofer.

In un primo momento, il singolo ci presenta le classiche sonorità della band, caratterizzate dallo spiccato uso dell’elettronica. Questo lo ritroviamo sia nelle tastiere che nella batteria. Non di meno, le chitarre fortemente distorte, creano una peculiare atmosfera cupa che conduce il brano verso, un potente ed emozionante ritornello.

Se si osserva attentamente la copertina, si può notare come ci sia anche una piccola striscia di giallo. Una luce, una forte contrapposizione con ciò che la circonda, che nel brano si può ritrovare sotto forma di una seconda sorprendente sezione.
Qui il sound, inaspettatamente, si apre con delicati sintetizzatori, che sostengono la voce del cantante. Creando così, una piacevole atmosfera eterea, prima che esso torni a immergersi nel mare di suoni elettronici e pungenti da cui proveniva.

Ciò è un chiaro esempio di come nel brano, l’elettronica e le chitarre distorte riescano sempre ad amalgamarsi bene tra di loro. Risultando ora aggressive e potenti, ora delicate e toccanti al punto giusto.
Questa è la cifra stilistica di Hypnopagia e dei Biovoid, una band in grado di giocare perfettamente con le dinamiche, creando alternanze di leggerezza e pesantezza in modo peculiare.

INTERVISTA PER ROCKANDWOW

La redazione di Rockandwow ha ospitato, nel salottino virtuale dedicato agli artisti di Rising Stars, un’altra band degna di nota.

Ospiti indiscussi in questo speciale interviste, sono Biovoid, che ne hanno rilasciate ben due distinte: una audio e una scritta.


  1. Come vi siete conosciuti e come avete scelto il nome della band? 

    [Domenico]: 
    Beh, diciamo che con Max [Guida, voce], ci sono già stati pregressi musicali. Dopo qualche tempo, soprattutto per esuberanza giovanile, le nostre strade si sono divise, artisticamente parlando, pur rimanendo amici.
    Nel 2017, abbiamo deciso di riproporre quel connubio che, 20 anni prima, aveva dato vita a qualcosa di molto interessante.  Quindi insieme ad Adriano, che è mio cugino, abbiamo deciso di creare i biovoid.
    Il nome è frutto di una fortunata intuizione, che ci ha dato in un colpo solo: nome della band, logo e concetto base del nostro stile. 


  2. Quali sono le vostre principali influenze musicali e come le incorporate nel vostro stile?

    [Adriano]: 
    Dunque, senza scomodare grossi nomi della musica internazionale, diciamo che aspiriamo a creare qualcosa che sia un imperfetto equilibrio di rock, metal ed elettronica. Dico imperfetto perché cerchiamo di non esplorare troppo un genere a discapito dell’altro, tanto per dare una spiegazione al termine. 


  3. Cosa vi ispira a scrivere le vostre canzoni e quali sono i temi ricorrenti nei vostri testi? 

    [Max]:
    Ti confesso che raramente ragiono a tavolino su quale debba essere il tema di un brano. Infatti accade sempre in maniera del tutto casuale, anzi forse dovrei dire fortuita.
    Ovvero potrebbe essere, l’ispirazione del momento, sia un ricordo, un fatto di vita quotidiana, uno stato d’animo, un sogno, persino la scena di un film. Parto sempre da una frase che mi suggerisca una storia, e se ne vale la pena, allora comincio a raccontarla. 


  4. Come descrivereste il vostro processo creativo e come collaborate tra di voi? 

    [Max]:
    Ah guarda, i musicisti sono loro, io ho solo un po’ di “orecchio” e la mia voce.

    [Domenico]:
    Vedi Arianna, quello Max sostiene riguardo al fatto che siamo i musicisti, è parzialmente vero. Tuttavia, quando io o Adriano gli presentiamo un’idea, la probabilità che questa venga sviluppata e si trasformi in un brano, dipende sempre da quanto lui riesca a trovare la sua, chiamiamola, maniglia creativa. 
     
    [Adriano]:
    Esatto, chiaramente non possiamo forzare questo processo, diciamo che essendo in sintonia come gruppo, siamo sempre riusciti a sviluppare qualcosa che non fosse in qualche misura ostacolante, un mix di fortuna e di attitudine condivisa che crediamo sia uno dei nostri punti di forza. 


  5. Quali sono i vostri progetti futuri e quali sono le vostre ambizioni artistiche? 

    [Adriano] Conquistare il mondo [ride]… Ovviamente intendo quello musicale, ma facciamo un passo alla volta, un brano alla volta e ci concentriamo su obiettivi a breve termine 
    [Domenico] Si, quello che velatamente Adriano vuole dire è che stiamo già lavorando al nuovo brano, insomma siamo alla fase delle rifiniture ecco. E poi conquistare il mondo certo, ovviamente l’obiettivo è quello. 

    [Max]:
    Ecco, mi hanno rovinato la sorpresa. Sicura che non ti abbiamo accennato il fatto che il brano nuovo è praticamente finito? Strano… 
    Mondo, stiamo arrivando!

DISCOGRAFIA