LEO BESCOTTI INTERVISTA


RISING STARS INTERVISTE SPECIAL GUEST: LEO BESCOTTI


INTERVISTA: DIETRO LE QUINTE

Decimo appuntamento con Rising Stars Speciale Interviste (Leo Bescotti), il salotto dedicato agli artisti e alle band indipendenti, curato da Arianna Rebel!

Il decimo ospite all’interno del nostro format sono è Leo Bescotti che ci propone “Auto a noleggio”.

L’intervista è condotta da Arianna Rebel, che come suo solito si è presentata in una versione frizzante e cordiale verso il protagonista di oggi.
La Produzione è curata da Ark.

Info e iscrizioni su 

risingstars@rockandwow.it 

BIOGRAFIA

Leo Bescotti è un fonico italiano che ha lavorato su diversi album di successo. Nel 2020, il brano “Conversations in the Dark” su cui ha lavorato come fonico registratore è stato selezionato per l’album “Bigger Love” di John Legend, vincitore del Grammy Award per il miglior album R&B.

Dopo due anni, il brano “Chew!” prodotto per l’artista Alice Longyu Gao, è stato utilizzato nella seconda stagione della serie Disney Dollface su Hulu.

Nel 2019 si è laureato in produzione musicale presso il Berklee College of Music e ha lavorato come assistente fonico per Arcade Songs a New York City.

Leo Bescotti Intervista e bio


RECENSIONE
A cura di Luca Di Criscio

Il brano “Auto A Noleggio” è il secondo singolo rilasciato nel 2023 da Leo Bescotti. Cantautore e prima ancora fonico di grande esperienza, che anticipa l’uscita del suo prossimo EP “Le Persone Che Si Amano” prevista per il 2 luglio. Un energico giro di batteria apre il brano, subito raggiunto da una chitarra elettrica, che con degli accordi stoppati espone il riff principale.


Ben presto la voce graffiante di Leo si inserisce su questa base per esprimere tutta la propria voglia di cambiamento personale e la condizione di vagabondo in cui è lasciato dalle “buone persone”. Dopo una strofa stabile, con un rapido crescendo si arriva al ritornello, momento più forte del brano, come testimoniato dall’inserimento dell’organo per portare più in alto questa sezione.

Il chorus, per via della sua costruzione, si configura come il più classico dei singalong e per questo, soprattutto nel finale, viene ripetuto e diversificato con l’ingresso di cori e fraseggi di chitarra, che conducono al termine del brano.


Il nuovo singolo di Leo Bescotti presenta delle sonorità e delle liriche che riportano alla mente un po’ il Vasco Rossi degli anni 80, un misto tra ribellione e fragilità, e dà solo un assaggio di ciò che potremo aspettarci di trovare nel suo imminente EP.
Nel frattempo, il primo passo è stato compiuto.


INTERVISTA
A cura di Arianna Rebel

La redazione di rockandwow ha ospitato, nel salottino virtuale dedicato agli artisti di Rising Stars, Leo Bescotti che ha rilasciato ben due interviste distinte: una audio e una scritta, che sono qui riportate.

  1. Come si chiama il tuo progetto e sei incollaborazione con altri artisti?

    Sono Leo Bisconti, scrivo canzoni ispirate dalla mia vita e le suono in collaborazione evolutiva.


2. Cosa ti ispira a scrivere le tue canzoni e quali sono i temi ricorrenti nei tuoi testi?

Vorrei che i miei testi arrivassero ad altre persone come me che si rifiutano di farsi abbattere e vivono con il cuore aperto. I temi ricorrenti sono la resistenza, La fedeltà e l’amore.


3. Qual è stata la tua esperienza più memorabile sul palco e perché?

Ho suonato in Olanda, Barcellona, Boston, Zimbabwe, New York, Berlino, Verona, Milano, Firenze. La più memorabile performance è stata in spiaggia in Sardegna lavorando con una crew di animazione.


4. Qual è il tuo pubblico ideale e come interagisci con i tuoi fan?

Il mio pubblico ideale sono le persone disposte a lottare per esprimere il desiderio collettivo per la pace; persone che chiamano strumenti veri suonati da umani, persone che sorridono al mondo. Il mio impegno nei confronti di chi mi supporta è quello di applicarmi con tutta la mia grinta nella scrittura e performance.


5. Come gestisci le critiche e i conflitti interni alla band?

Essendo leader mi impegno a creare soluzioni che uniscono il team e rendono soddisfatto ogni membro. Ascolto chi ha più esperienza di me e seguo il flusso.



6. Quali sono i tuoi progetti futuri e quali sono le tue ambizioni artistiche?

Suoneremo le mie canzoni di fronte a milioni di persone in Italia e nel mondo.


7. Cosa fai nel tempo libero quando non suoni e registri in musica?

Leggo romanzi di avventura; Wibur Smith e Gregory David Roberts mi ispirano a crescere e vivere intensamente.


8. Come hai sviluppato il tuo suono distintivo E come lo descriveresti?

Il mio Sound lo descriverei: io, che cerco di comunicare. Di dire qualche cosa che senza gli strumenti non sarei ugualmente in grado di trasmettere. Sì, Rock, perché mi attengo ai suoi valori, ma non rifletto intenzionalmente in quanto genere mentre creo.


DISCOGRAFIA

INNER SKIN


RISING STARS INTERVISTE SPECIAL GUEST: INNER SKIN


INTERVISTA: DIETRO LE QUINTE

Ottavo appuntamento con Rising Stars Speciale Interviste (Inner Skin), il salotto dedicato agli artisti e alle band indipendenti, curato da Arianna Rebel!

L’Ottavo ospite all’interno del nostro format sono gli Inner skin che ci propongono Whispers.

L’intervista è condotta da Arianna Rebel, che come suo solito si è presentata in una versione frizzante e cordiale verso il protagonista di oggi.
La Produzione è curata da Ark.

Info e iscrizioni su 

risingstars@rockandwow.it 

BIOGRAFIA

Gli Inner Skin sono una band di Roma nata tra la fine del 2018 e l’inizio del 2019. In breve tempo si sono impegnati nella produzione di alcuni singoli, tra cui Whispers e Once, seguiti da Care e Poison con il primo videoclip. Successivamente hanno pubblicato BROTHERS il 02/02/2020, che ha preannunciato l’uscita del secondo videoclip.

La band propone un alternative rock moderno e mai scontato e ha iniziato a crearsi una propria identità sul web e sui social anche attraverso live tra centro e nord Italia. I loro singoli hanno iniziato ad andare on air su alcune radio fm/web non solo in Italia ma anche in Olanda, Nuova Zelanda, Canada e California.

Nell’ottobre 2019 l’ufficio stampa Red&Blue di Bologna ha iniziato a seguire lo sviluppo artistico della band in Italia e gli Inner Skin sono apparsi nelle classifiche degli Indipendenti. Nel frattempo la coreana KDM si è occupata della parte social asiatica. Nel giugno 2020 hanno pubblicato il singolo LONE SLEEPER e nel luglio 2020 hanno vinto le selezioni Lazio di Sanremo Rock accedendo alla finale nazionale e suonando sul prestigioso palco dell’Ariston.

Il 20/11/2020 è stato pubblicato il singolo CLAIRE che ha raggiunto quasi 150 mila visualizzazioni su YouTube. Nel gennaio 2021 la band ha firmato un accordo di booking con la RedLion di Francoforte. Nel settembre dello stesso anno due etichette, la storica Revolver Records inglese e la svedese GN Entertainment, si sono interessate al progetto. La band ha optato per la Svezia firmando un contratto di Licensing/Booking e successivamente management che ha portato alla pubblicazione del loro primo album “BECOMING” nel maggio 2022 con l’etichetta svedese. L’etichetta si è anche occupata dell’organizzazione del prossimo mini tour promozionale in nord Europa/Svezia per settembre 2023 con date a Bonn (DE), Hannover (DE), Vetlanda, Eskiluna e Stoccolma.

Nell’estate 2022 la band ha aperto per i Rezophonic di Mario Riso e Rock TV con ospite Cristina Scabbia dei Lacuna Coil presso i festival estivi italiani.


RECENSIONE
A cura di Luca Di Criscio

Pubblicato il 20 marzo 2019, “Whispers” è il singolo di debutto degli Inner Skin. La band alternative rock romana è stata fondata nel 2018 dal cantante e autore dei brani Alberto Frasson e coadiuvata dal produttore artistico Fabio Trentini.

Il brano si apre con un dinamico incastro di batteria e chitarra elettrica e, come suggerisce il nome del gruppo, mira a scavare nell’interiorità dell’individuo per scovarne i desideri. Con il grido “I just want to be this way”, il brano si lancia in un ritornello in cui le volontà di autodeterminazione e realizzazione vengono espresse con forza.

Il brano trasmette un’energia importante, realizzata in modo essenziale, ma estremamente efficace, con sonorità che devono molto al grunge e al panorama musicale internazionale degli anni ’90. Tra sezioni come il ritornello, che rimanda subito ad alcune atmosfere tipiche dei Foo Fighters, e momenti strumentali in cui la chitarra solista si prende la sua parte, riportando alla mente il suono tipicamente distorto e tagliente di Matt Bellamy dei Muse, il brano si chiude con la promessa di conquistare i propri desideri.

La traccia procede con un andamento sempre sostenuto e vivace, con sapiente uso della dinamica e di efficaci stop in punti mirati. L’aspetto che più colpisce del brano sta nel fatto che, sopra questa struttura sonora indubbiamente potente e incisiva, si liberi una melodia molto elegante e in grado di raggiungere l’ascoltatore nel suo interno e colpirne i sentimenti.

Questo è da sempre l’obiettivo dichiarato degli Inner Skin, che da quel primo esperimento sono passati attraverso una lunga serie di singoli, fino a giungere alla pubblicazione del primo album in studio e a nuovi progetti. Nel marzo 2023 è uscito il loro singolo “The Shift”, ma qui vogliamo ricordare che non bisogna dimenticare mai da dove tutto è partito.

INTERVISTA
A cura di Arianna Rebel

La redazione di rockandwow ha ospitato, nel salottino virtuale dedicato agli artisti di Rising Stars, gli Inner Skin che hanno rilasciato ben due interviste distinte: una audio e una scritta, che sono qui riportate.

  1. Come vi siete conosciuti e come avete scelto il nome della band?

    Grazie a una telefonata del nostro produttore. Fabio Trentini, è stato lui a metterci in contatto. Poi dopo aver sentito i demo abbiamo deciso di cominciare a produrli con una strategia di rilascio brani ogni due/tre mesi in modo da cominciare a costruirsi un pò di reputazione nel giro.


  2. Quali sono le vostre principali influenze musicali e come le incorporate nel vostro stile?

    Bands come A Perfect Circle, Tool, Porcupine Tree o Nine Inch Nails hanno sicuramente lasciato il segno. Siamo la risultante delle nostre esperienze per cui quello che ne esce può essere ricondotto a qualche cosa di già sentito. Non abbiamo la pretesa di inventare nulla anche perché nel 2023 se ci provi rischi di rasentare il ridicolo.


  3. Cosa vi ispira a scrivere le vostre canzoni e quali sono i temi ricorrenti nei vostri testi?

    I nostri sono brani introspettivi, derivanti per lo più da personali esperienze del nostro cantante.


  4. Come descrivereste il vostro processo creativo e come collaborate tra di voi?

    La maggior parte del lavoro finora è stata fatta dal cantante. Di solito ci propone dei demo che hanno già la maggior parte delle informazioni che servono. Viviamo distanti, tra Germania e Italia e ovviamente questo non aiuta, però quando siamo tutti insieme in sala prove escono sempre idee al volo che di solito teniamo per i live. Usiamo una piattaforma on line che si chiama TILE che permette di condividere agevolmente progetti audio usando daw come Logic o Pro Tool.


  5. Come vi preparate per i vostri concerti e quali sono le vostre routine pre e post show?

    Abbiamo uno show ben definito, usando computer siamo anche riusciti a mettere in Synch la parte luci per cui è un vedere/sentire di tutto rispetto. Proviamo di solito uno/due giorni prima del primo show. La sera stessa, molto relax e concentrazione. Eè un emozione bellissima, una droga.


  6. Qual è stata la vostra esperienza più memorabile sul palco e perché?

    Aver suonato all’Ariston di Sanremo è stato sicuramente molto emozionante.


  7. Qual è il vostro pubblico ideale e come interagite con i vostri fan?

    Il pubblico ideale è un pubblico attento, amante della musica dal vivo e della musica originale e del genere ovviamente. Non siamo dei poser o utilizzatori estremi dei social ma cerchiamo di interagire con questo mondo quando abbiamo qualche cosa di concreto da dire o comunicare. Altrimenti preferiamo tacere.


  8. Come gestite le critiche e i conflitti interni alla band?

    Stiamo imparando a gestire le criticità. Serve conoscersi molto bene per capire come comportarsi anche quando le cose non vanno sempre per il verso giusto. L’importante è comunque mantenere il focus sul progetto e provare a mettere da parte tensioni personali. Và sempre valutato cosa è davvero meglio fare, per il bene ultimo del progetto stesso. La critica, fin quando è costruttiva, và benissimo.


  9. Quali sono i vostri progetti futuri e quali sono le vostre ambizioni artistiche?

    Stiamo lavorando a nuovi singoli e al secondo album. Per noi è importante crescere come band dal vivo. Vogliamo suonare il più possibile. La speranza è che il 2024 sia il nostro anno per i festival e un tour, poi si vedrà. C’e’ anche un altro aspetto. Recentemente siamo stati avvicinati da uno scienziato americano che lavora per l’ O.N.U. e con il quale abbiamo condiviso l’idea di fare qualche cosa per l’ambiente. Ci è venuto super naturale sposare l’idea di comunicare con i nostri fans a riguardo. Il topic è il cibo a km zero. Non hai idea di quanto strategico possa essere comprare local piuttosto che dalla grande distribuzione. Lo diremo anche dal palco. Comprate local!



    11.Come avete sviluppato il vostro suono distintivo e come lo descrivereste?

    Il nostro suono è frutto di una visione ben precisa. Motivo per il quale abbiamo spesso cambiato chitarrista. Adesso lavoriamo con Adrian Poneta, un tedesco di origini polacche che ha saputo calarsi nelle nostre sonorità in un attimo, non solo, sta davvero dando un apporto molto interessante al progetto. Siamo molto contenti di lui. Suonerà con noi nel prossimo tour.





DISCOGRAFIA