INNER SKIN


RISING STARS INTERVISTE SPECIAL GUEST: INNER SKIN


INTERVISTA: DIETRO LE QUINTE

Ottavo appuntamento con Rising Stars Speciale Interviste (Inner Skin), il salotto dedicato agli artisti e alle band indipendenti, curato da Arianna Rebel!

L’Ottavo ospite all’interno del nostro format sono gli Inner skin che ci propongono Whispers.

L’intervista è condotta da Arianna Rebel, che come suo solito si è presentata in una versione frizzante e cordiale verso il protagonista di oggi.
La Produzione è curata da Ark.

Info e iscrizioni su 

risingstars@rockandwow.it 

BIOGRAFIA

Gli Inner Skin sono una band di Roma nata tra la fine del 2018 e l’inizio del 2019. In breve tempo si sono impegnati nella produzione di alcuni singoli, tra cui Whispers e Once, seguiti da Care e Poison con il primo videoclip. Successivamente hanno pubblicato BROTHERS il 02/02/2020, che ha preannunciato l’uscita del secondo videoclip.

La band propone un alternative rock moderno e mai scontato e ha iniziato a crearsi una propria identità sul web e sui social anche attraverso live tra centro e nord Italia. I loro singoli hanno iniziato ad andare on air su alcune radio fm/web non solo in Italia ma anche in Olanda, Nuova Zelanda, Canada e California.

Nell’ottobre 2019 l’ufficio stampa Red&Blue di Bologna ha iniziato a seguire lo sviluppo artistico della band in Italia e gli Inner Skin sono apparsi nelle classifiche degli Indipendenti. Nel frattempo la coreana KDM si è occupata della parte social asiatica. Nel giugno 2020 hanno pubblicato il singolo LONE SLEEPER e nel luglio 2020 hanno vinto le selezioni Lazio di Sanremo Rock accedendo alla finale nazionale e suonando sul prestigioso palco dell’Ariston.

Il 20/11/2020 è stato pubblicato il singolo CLAIRE che ha raggiunto quasi 150 mila visualizzazioni su YouTube. Nel gennaio 2021 la band ha firmato un accordo di booking con la RedLion di Francoforte. Nel settembre dello stesso anno due etichette, la storica Revolver Records inglese e la svedese GN Entertainment, si sono interessate al progetto. La band ha optato per la Svezia firmando un contratto di Licensing/Booking e successivamente management che ha portato alla pubblicazione del loro primo album “BECOMING” nel maggio 2022 con l’etichetta svedese. L’etichetta si è anche occupata dell’organizzazione del prossimo mini tour promozionale in nord Europa/Svezia per settembre 2023 con date a Bonn (DE), Hannover (DE), Vetlanda, Eskiluna e Stoccolma.

Nell’estate 2022 la band ha aperto per i Rezophonic di Mario Riso e Rock TV con ospite Cristina Scabbia dei Lacuna Coil presso i festival estivi italiani.


RECENSIONE
A cura di Luca Di Criscio

Pubblicato il 20 marzo 2019, “Whispers” è il singolo di debutto degli Inner Skin. La band alternative rock romana è stata fondata nel 2018 dal cantante e autore dei brani Alberto Frasson e coadiuvata dal produttore artistico Fabio Trentini.

Il brano si apre con un dinamico incastro di batteria e chitarra elettrica e, come suggerisce il nome del gruppo, mira a scavare nell’interiorità dell’individuo per scovarne i desideri. Con il grido “I just want to be this way”, il brano si lancia in un ritornello in cui le volontà di autodeterminazione e realizzazione vengono espresse con forza.

Il brano trasmette un’energia importante, realizzata in modo essenziale, ma estremamente efficace, con sonorità che devono molto al grunge e al panorama musicale internazionale degli anni ’90. Tra sezioni come il ritornello, che rimanda subito ad alcune atmosfere tipiche dei Foo Fighters, e momenti strumentali in cui la chitarra solista si prende la sua parte, riportando alla mente il suono tipicamente distorto e tagliente di Matt Bellamy dei Muse, il brano si chiude con la promessa di conquistare i propri desideri.

La traccia procede con un andamento sempre sostenuto e vivace, con sapiente uso della dinamica e di efficaci stop in punti mirati. L’aspetto che più colpisce del brano sta nel fatto che, sopra questa struttura sonora indubbiamente potente e incisiva, si liberi una melodia molto elegante e in grado di raggiungere l’ascoltatore nel suo interno e colpirne i sentimenti.

Questo è da sempre l’obiettivo dichiarato degli Inner Skin, che da quel primo esperimento sono passati attraverso una lunga serie di singoli, fino a giungere alla pubblicazione del primo album in studio e a nuovi progetti. Nel marzo 2023 è uscito il loro singolo “The Shift”, ma qui vogliamo ricordare che non bisogna dimenticare mai da dove tutto è partito.

INTERVISTA
A cura di Arianna Rebel

La redazione di rockandwow ha ospitato, nel salottino virtuale dedicato agli artisti di Rising Stars, gli Inner Skin che hanno rilasciato ben due interviste distinte: una audio e una scritta, che sono qui riportate.

  1. Come vi siete conosciuti e come avete scelto il nome della band?

    Grazie a una telefonata del nostro produttore. Fabio Trentini, è stato lui a metterci in contatto. Poi dopo aver sentito i demo abbiamo deciso di cominciare a produrli con una strategia di rilascio brani ogni due/tre mesi in modo da cominciare a costruirsi un pò di reputazione nel giro.


  2. Quali sono le vostre principali influenze musicali e come le incorporate nel vostro stile?

    Bands come A Perfect Circle, Tool, Porcupine Tree o Nine Inch Nails hanno sicuramente lasciato il segno. Siamo la risultante delle nostre esperienze per cui quello che ne esce può essere ricondotto a qualche cosa di già sentito. Non abbiamo la pretesa di inventare nulla anche perché nel 2023 se ci provi rischi di rasentare il ridicolo.


  3. Cosa vi ispira a scrivere le vostre canzoni e quali sono i temi ricorrenti nei vostri testi?

    I nostri sono brani introspettivi, derivanti per lo più da personali esperienze del nostro cantante.


  4. Come descrivereste il vostro processo creativo e come collaborate tra di voi?

    La maggior parte del lavoro finora è stata fatta dal cantante. Di solito ci propone dei demo che hanno già la maggior parte delle informazioni che servono. Viviamo distanti, tra Germania e Italia e ovviamente questo non aiuta, però quando siamo tutti insieme in sala prove escono sempre idee al volo che di solito teniamo per i live. Usiamo una piattaforma on line che si chiama TILE che permette di condividere agevolmente progetti audio usando daw come Logic o Pro Tool.


  5. Come vi preparate per i vostri concerti e quali sono le vostre routine pre e post show?

    Abbiamo uno show ben definito, usando computer siamo anche riusciti a mettere in Synch la parte luci per cui è un vedere/sentire di tutto rispetto. Proviamo di solito uno/due giorni prima del primo show. La sera stessa, molto relax e concentrazione. Eè un emozione bellissima, una droga.


  6. Qual è stata la vostra esperienza più memorabile sul palco e perché?

    Aver suonato all’Ariston di Sanremo è stato sicuramente molto emozionante.


  7. Qual è il vostro pubblico ideale e come interagite con i vostri fan?

    Il pubblico ideale è un pubblico attento, amante della musica dal vivo e della musica originale e del genere ovviamente. Non siamo dei poser o utilizzatori estremi dei social ma cerchiamo di interagire con questo mondo quando abbiamo qualche cosa di concreto da dire o comunicare. Altrimenti preferiamo tacere.


  8. Come gestite le critiche e i conflitti interni alla band?

    Stiamo imparando a gestire le criticità. Serve conoscersi molto bene per capire come comportarsi anche quando le cose non vanno sempre per il verso giusto. L’importante è comunque mantenere il focus sul progetto e provare a mettere da parte tensioni personali. Và sempre valutato cosa è davvero meglio fare, per il bene ultimo del progetto stesso. La critica, fin quando è costruttiva, và benissimo.


  9. Quali sono i vostri progetti futuri e quali sono le vostre ambizioni artistiche?

    Stiamo lavorando a nuovi singoli e al secondo album. Per noi è importante crescere come band dal vivo. Vogliamo suonare il più possibile. La speranza è che il 2024 sia il nostro anno per i festival e un tour, poi si vedrà. C’e’ anche un altro aspetto. Recentemente siamo stati avvicinati da uno scienziato americano che lavora per l’ O.N.U. e con il quale abbiamo condiviso l’idea di fare qualche cosa per l’ambiente. Ci è venuto super naturale sposare l’idea di comunicare con i nostri fans a riguardo. Il topic è il cibo a km zero. Non hai idea di quanto strategico possa essere comprare local piuttosto che dalla grande distribuzione. Lo diremo anche dal palco. Comprate local!



    11.Come avete sviluppato il vostro suono distintivo e come lo descrivereste?

    Il nostro suono è frutto di una visione ben precisa. Motivo per il quale abbiamo spesso cambiato chitarrista. Adesso lavoriamo con Adrian Poneta, un tedesco di origini polacche che ha saputo calarsi nelle nostre sonorità in un attimo, non solo, sta davvero dando un apporto molto interessante al progetto. Siamo molto contenti di lui. Suonerà con noi nel prossimo tour.





DISCOGRAFIA

BOHEMIAN KARMA


RISING STARS INTERVISTE SPECIAL GUEST:


INTERVISTA: DIETRO LE QUINTE

Settimo appuntamento con Rising Stars Speciale Interviste (Bohemian Karma), il salotto dedicato agli artisti e alle band indipendenti, curato da Arianna Rebel!

Il nuovo ospite all’interno del nostro format sono i IBohemian Karma che ci propongono Saturday Night Pollution.

Intervista condotta da Arianna Rebel, la quale si pone, come suo solito, in una versione frizzante e cordiale verso il protagonista di oggi.
La Produzione è curata da Ark.

Info e iscrizioni su 

risingstars@rockandwow.it 

BIOGRAFIA

I Bohemian Karma nascono nel 2006 con Alessandro Luzzardi alla chitarra e voce; Gaetano Aliquò; Davide Munafò alla batteria e Mauro Salamone alla chitarra. Dopo la pubblicazione di un EP la band si esibisce parecchio Live lungo tutto lo stivale, partecipando a diversi festival e contest, tra cui Rock Targato Italia.

Nel 2009, la band si scioglie per divergenze artistiche di alcuni membri della band.
Alessandro, già mente compositiva della band, continua a suonare pubblicando alcuni EP, tra cui uno sotto il
nome di Ecate. Nel 2020 pubblica un brano, Crimine, nella compilation del MEI “fatto in quarantena”.
Grazie alla partecipazione al contest di Rockckandwow “The Explosion of rock”, con il brano Wolf River, ha anche avuto il piacere di suonare 3 brani live,
come chitarrista, accompagnando Pino Scotto.

Il 2022 è anche l’anno del ritorno, ricostituendo un power trio, come alle origini. Entra nella band Danilo Balducci al basso. Esce il brano Delorean, che riceve delle critiche favorevoli. Davide esce nuovamente dalla band ed entra al suo posto Giorgio Marano.
La band partecipa a Sanremo Rock con il brano Amore è libertà.
Dopo l’esibizione firma con l’etichetta ET team di Ettore Diliberto e si prepara a far uscire il nuovo singolo.


RECENSIONE
A cura di Nicola Morini

Dopo lunghe vicissitudini, tra scioglimenti e cambi di formazione, i Bohemian Karma ci regalano un nuovo singolo, “Saturday Night Pollution”, dimostrandoci una maturità musicale alla pari coi tempi e al contempo una passione sfrenata per la storia della musica italiana indipendente.

Il brano è stato prodotto dall’etichetta ET team di Ettore Diliberto e ci propone la nuova formazione come un power trio sempre con Alessandro Luzzardi come frontman voce e chitarra.


Lo stile del brano infatti ricorda in parte alcune sonorità indie punk rock dei Baustelle o degli Sugarfree, ma richiama anche in parte al pop rock anni ’90 e contemporaneo. Non a caso il tema affrontato è amato sicuramente dal pubblico punk rock italiano, per il suo schietto e talvolta rude atteggiamento anticonformista e “ribelle”: senza sfociare nel nichilismo.

La voce e la penna di Alessandro Luzzardi attacca e si distacca dalla ipocrita e illusoria routine quotidiana dell’uscita del sabato sera, diventando un grido di rifiuto anticonformista e al contempo un segno di maturità distaccata dalla fase adolescenziale

L’INTERVISTA
A cura di Arianna Rebel

La redazione di rockandwow ha ospitato, nel salottino virtuale dedicato agli artisti di Rising Stars, i Bohemian Karma che hanno rilasciato ben due interviste distinte: una audio e una scritta, che sono qui riportate.

1. Quali sono le vostre principali influenze musicali e come le incorporate nel vostro stile?

Tendenzialmente proveniamo tutti dal rock. Io (Alessandro) e Giorgio abbiamo avuto diversi trascorsi anche nel blues, un’influenza che non manca mai. Anzi, è bello vedere come spesso faccia da collante con gli altri generi che amiamo, come il punk, l’alternative, il pop, ecc… Danilo è forse il più punk come attitudine, nonostante “Povero gabbiano” sia la sua canzone preferita…

2. Qual è stata la vostra esperienza più memorabile sul palco e perché?

Per me (Alessandro) ci sono due esibizioni che ricordo sempre con più affetto: una a Catania, dove dopo diversi problemi tecnici avuti dalla band prima di noi, abbiamo finito per suonare per il fonico e due ubriachi, con i cani che guaivano tra di noi sul palco. La seconda è la nostra versione dei Blues Brothers… nel senso che, come nel film, ci siamo bevuti il mondo e alla fine abbiamo dovuto dare noi soldi al locale. Riguardo la nuova formazione, sicuramente la prima: Giorgio era da un mese con noi dopo aver sostituito il Bruco. Da lì siamo finiti all’Ariston e poi a registrare nello studio di EELST.

3. Come gestite le critiche e i conflitti interni alla band?

Alessandro è un fottuto dittatore! (Danilo ride)

4. Quali sono i vostri progetti futuri e quali sono le vostre ambizioni artistiche?

Stiamo lavorando per registrare presto un nuovo disco e andare in tour. Suonare live è sicuramente l’attività più appagante per un musicista.

5. Quali sono le vostre canzoni preferite da eseguire dal vivo e perché?

Ovviamente “Saturday Night Pollution”, il nuovo singolo e tra le vecchie sicuramente “Hop Frog”. A me (Alessandro) piace davvero molto “Dio è un alieno” ma credo anche a Giorgio e a Danilo. Un posticino speciale hanno anche “Passerà” e “Volevo diventare Batman”.

6. Come vi tenete aggiornati sulle ultime tendenze musicali e come le incorporate nella vostra musica?

Senza pensare troppo alle mode del momento, ma seguendo…”


DISCOGRAFIA